Valle d'Itria: quanto e perché sono importanti gli aeroporti? - di Matteo Gentile

Valle d'Itria: quanto e perché sono importanti gli aeroporti? - di Matteo Gentile

    Quanto è importante, e perché la Valle d’Itria dovrebbe essere dotata di servizi automobilistici o ferroviari che consentano un collegamento diretto ed efficiente con gli aeroporti pugliesi, principalmente Bari e Brindisi?

     Considerando il fatto che nel 2022 sono stati 164,6 milioni i passeggeri transitati negli aeroporti italiani, più del doppio del 2021, con un evidente incremento del traffico aereo che ha mostrato una grande ripresa dopo le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Si è tornati, per il sistema nazionale, all’85% dei volumi del 2019, pari. Da uno studio fornito da Assaeroporti, emerge che nel 2022 a trainare la ripresa del traffico aereo sono stati gli aeroporti medi e piccoli, molti dei quali hanno superato i livelli del 2019. Tra questi si segnalano gli scali di Milano Linate1, Bari, Palermo e Napoli per la fascia tra i 5 e i 15 milioni di passeggeri; gli aeroporti di Brindisi, Alghero, Olbia e Torino per la categoria tra 1 e 5 milioni di passeggeri. Quindi i due scali pugliesi naturalmente prossimi alla zona dei trulli sono tra quelli più attivi a livello nazionale.

     Ma cosa succede ai turisti una volta giunti allo scalo? Quante opzioni hanno di raggiungere, in autonomia e senza eccessivi esborsi per la fruizione di servizi privati, la Valle d’Itria, che con i suoi trulli soprattutto, ma anche con le sue masserie e con i suoi paesaggi e percorsi sempre più apprezzati dal punto di vista naturalistico? Da esperienze personali, ci siamo diverse volte imbattuti in famiglie che viaggiavano con bambini e giovani turisti i quali hanno riscontrato difficoltà nel raggiungere le città della Valle d’Itria, e abbiamo provveduto personalmente ad accompagnarli a destinazione mediante il nostro mezzo privato.

     Evidentemente l’ospitalità e le buone prassi da sole non bastano per sopperire alle esigenze di turisti e lavoratori che si muovono da e verso la Valle d’Itria, d’altronde rappresenta un patrimonio mondiale da preservare, oltre che da rendere fruibile, e non solo ai turisti ma anche agli stessi residenti, sempre più nella necessità di raggiungere gli aeroporti che li mettano in collegamento con il resto d’Italia, l’Europa e il Mondo intero. Non a caso, gli assessori al Turismo dei comuni della Valle d’Itria hanno chiesto alla Regione l’attivazione di collegamenti con gli aeroporti attraverso una lettera aperta indirizzata all’Assessore Regionale al Turismo Gianfranco Lopane.

     Gli assessori dei comuni della Valle d’Itria, in piena sintonia, hanno chiesto con urgenza l’istituzione di collegamenti automobilistici giornalieri con gli aeroporti di Bari e Brindisi. La lettera è stata firmata congiuntamente da Vincenzo Angelini Assessore al Turismo di Martina Franca, Ermelinda Prete Assessore al Turismo di Locorotondo, Roberto Pinto Assessore al Turismo di Cisternino, Antonello Laveneziana Assessore al Turismo di Ceglie Messapica e Pier Francesco Palmariggi Assessore al Turismo di Fasano.

     Nel testo si fa riferimento alla Legge nr. 10 del 17.04.2007 con cui la Regione Puglia, “al fine di perseguire la strategia di potenziamento dei collegamenti tra le infrastrutture aeroportuali e le principali destinazioni turistiche pugliesi ha disposto l'attivazione dei servizi automobilistici di collegamento tra gli scali aeroportuali e le aree regionali di maggiore attrazione turistica, in particolare siti UNESCO, per il tramite di AdP S.p.A.”

     Cosa prevede, nel dettaglio, tale legge? L’articolo 8 prevede in particolare che “La Regione Puglia, a fini di promozione turistica, destina proprie risorse all'attivazione di servizi automobilistici di collegamento tra gli scali aeroportuali e le aree regionali a maggiore attrazione turistica, in particolare per i siti UNESCO, patrimonio dell'umanità” e che a tale scopo “la Giunta regionale istituisce i predetti servizi e ne dispone l'attivazione per il tramite della società Aeroporti di Puglia, che ne definisce le modalità di esercizio”.

     Gli assessori, facendosi in tal caso portavoce delle esigenze del territorio, con ricadute che ovviamente non afferiscono soltanto all’ambito del Turismo ma coinvolgono tutta la società, sia dal punto di vista economico che culturale, osservano che “innegabilmente i trulli della Valle d’Itria rientrano tra le meraviglie del mondo da tutelare e la loro storia millenaria li rende una testimonianza dal valore inestimabile: un sito di valore universale ed eccezionale che attira ogni anno flussi di turisti sempre più importanti”. “Se esiste, a titolo esemplificativo, il collegamento denominato ‘Gargano Easy to Reach’ con attivazione del servizio di collegamento a far data dal 1° giugno 2022 fino al 30 settembre 2022 prevede ben 4 corse giornaliere” osservano gli assessori, perché “manca ancora ad oggi un simile collegamento con la Valle d’Itria, che invece è divenuto imprescindibile e improrogabile”?

     Più volte le riviste internazionali hanno inserito la Puglia tra le bellezze da visitare al mondo almeno una volta nella vita, posizionandole spesso nei primi cinque posti di un’ipotetica classifica. E’ stato per primo il famoso National Geographic che, stilando la classifica dei “Best Trips” (i “migliori viaggi” da poter effettuare) ha inserito la Puglia nelle mete Top a livello mondiale. Ma poi anche Lonely Planet, la più venduta guida turistica al mondo, realizzando una lista di mete turistiche a livello mondiale e chiamandola “best value travel destinations in the world”, ha inserito la Puglia al secondo posto al mondo, e anche il New York Post ha definito la “Puglia, magica regione d’Italia”. Come non menzionare la Valle d’Itria, in queste classifiche, con il fascino dei trulli, la sua enogastronomia, l’arte, le sue città, l’entroterra che ne fanno una zona sempre più in vista nel mondo e quindi sempre più richiesta e aperta al mercato del turismo.

    Non si tratta a questo punto di campanilismi o di rivalità tra una zona o l’altra, ma soltanto della giusta richiesta di un territorio che da sempre ha fornito il proprio contributo allo sviluppo sociale, culturale, economico e non da poco tempo, ormai, turistico. Se la Puglia è la nostra casa, la Valle d’Itria ne è senz’altro una delle camere più belle in cui soggiornare. Pertanto, necessita indubbiamente di maggiori attenzioni e infrastrutture, non ultima una serie di servizi di collegamento con gli aeroporti, perché possa affacciarsi con maggior facilità al mondo che la guarda con rinnovata meraviglia.

Matteo Gentile

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