Se si provasse a fare una rapida ricerca nel web di frasi e citazioni sull’amore per gli animali, se ne troverebbero a bizzeffe, più o meno usate in maniera appropriata rispetto alla notizia o al fatto a cui sono associate. Cercheremo quindi di non usare alcun luogo comune nel descrivere quanto avvenuto domenica 5 marzo dalle 10:00 alle 12:00 al Canile Municipale di Martina Franca. Limitiamoci, per iniziare, al fatto.
L’Amministrazione Comunale della città aveva annunciato che per ogni domenica di marzo sarebbe “stato possibile portare a spasso uno dei simpatici amici a quattro zampe che vivono nella struttura gestita dall’associazione Social Point Odv”. L’iniziativa, denominata “dog walking”, un anglicismo che viene usato per definire chi porta a spasso un cane, ha riscontrato il parere favorevole da parte di numerosi cittadini, grandi e piccoli, che hanno pensato di dedicare un paio d’ore della propria domenica mattina ad alcuni ospiti del canile municipale, sito sulla via per Mottola, a circa 12 km da Martina Franca, nei pressi della masseria Orimini.
“In un mondo ideale esistono dei piccoli cuori che tornano a vivere fuori dalle sbarre” ha scritto su Facebook Margherita Angelini, una delle volontarie impegnate da sempre, almeno per chi la conosce, nella cura degli animali randagi. È sufficiente recarsi al canile negli orari stabiliti. Qui i componenti dell’associazione e le volontarie forniscono indicazioni, consigli e guinzagli per le passeggiate da effettuare negli spazi del canile o nelle immediate vicinanze. Non era e non sarà necessaria la prenotazione nemmeno per le prossime giornate, sempre di domenica, del mese di marzo.
Anche se sono in programma nuove iniziative, e in ogni caso, tutti i giorni dalle 9 alle 13, è sempre possibile recarsi in visita presso il canile. L’obiettivo, oltre a quello più generale volto a diffondere una cultura del rispetto dei cani, è anche quello più pragmatico di avvicinare i cittadini alla struttura, con l’auspicio di incentivare le adozioni. E chi scrive ha potuto assistere “in diretta” all’adozione di un cucciolo che si è ritrovato, in una grigia mattina di marzo rischiarata dal sole che giocava a nascondino tra le nubi, a passare da una gabbia, seppur protetto e curato, a una nuova realtà fatta di coccole e attenzioni. Non un nuovo gioco, ma un essere vivente che, di fatto, è entrato a far parte di una famiglia, divenendone un membro con le proprie esigenze e peculiarità. Che, evidentemente, non sono soltanto coccole e carezze, ma anche e soprattutto cura e impegno quotidiano e costante, con la messa in atto di buone pratiche che trattino il nuovo ospite con le dovute attenzioni, non ultime sanitarie e igieniche, di cui l’essere vivente ha bisogno.
A rimanere pragmatici, un cane non è un giocattolo né uno sfizio, ma un impegno che richiede piccole e grandi attenzioni. Tra i vari termini dell’antica lingua greca che descrivevano i diversi tipi di amore, non ne esiste uno specifico che indichi quello per gli animali. Forse quello che si avvicina di più potrebbe essere “filia”, tant’è che si indica con “cinofilo” una persona appassionata dei cani. Con questo termine si indica un tipo di amore affettuoso, di amicizia, il cui oggetto non è necessariamente una persona, ma può trattarsi di un essere vivente, uno sport, una passione in genere. In realtà, a conti fatti, l’amore per un animale, e per un cane nello specifico della notizia da cui siamo partiti, restituisce molto di più di quanto non si possa pensare. Oltre all’affetto e alla famosa fedeltà del cane nei confronti di chi interagisce con esso, apporta notevoli benefici anche nell’umano che lo accudisce, in termini fisici e psicologici. Non a caso, si parla sempre più spesso, e a ragion veduta, di “pet therapy”, terapia tramite animale. Domenica mattina, al canile, si è potuto toccare con mano quanto possa essere coinvolgente la gioia espressa da quegli esseri scodinzolanti, a volte impauriti, ma visibilmente eccitati per la novità. Margherita Angelini, insieme con tutti i componenti della “Social Point Odv” e i volontari, ce l’ha detto domenica mattina, e lo ha ribadito sul social network: “abbiamo avuto la dimostrazione che qualcosa può cambiare: lasciatevi inondare dall’amore di questi piccoli cuori e non ve ne pentirete”.
Appuntamento domenica 12 marzo, dunque, dalle 10:00 alle 12:00, ma anche tutte le mattine, al canile municipale di Martina Franca, al km 12 della via per Mottola, nei pressi della grande antenna radar a forma di sfera, ospitata presso la Masseria Orimini: uno dei più importanti sistemi di controllo del traffico aereo del sud Italia …per puntare i nostri radar emotivi su dei piccoli grandi esseri viventi, che sapranno regalarci molto più di quanto noi potremo dar loro.
Matteo Gentile