In controtendenza con la storia e il consueto agire politico, per le prossime Regionali pugliesi, la destra si è spaccata ed ha presentato un altro candidato alla Presidenza. Infatti, dopo la già chiacchierata e pesante candidatura di Raffaele Fitto, sostenuto da Salvini, Meloni e Berlusconi, per le Regionali, la destra vede in campo anche Pierfranco Bruni, espressione del Movimento Sociale Italiano e Fiamma Tricolore. In realtà, però, a sostenere Bruni è l’importante figura della destra pugliese, Adriana Poli Bortone.
È nell’ascoltare le dichiarazioni proprio di Poli Bortone che si comprende come mai in questa tornata elettorale, la destra si presenta divisa e con candidati molto diversi per la Presidenza della Puglia. Secondo la storica leader della destra pugliese, difatti, Raffaele Fitto sarebbe un “democristiano”, termine declinato con un’accezione decisamente negativa dalla stessa Poli. Poli Bortone che, al contrario, definisce la candidatura di Bruni coerente e di una destra vera, sociale, colta e meridionalista. Insomma, da tali specificazioni, non è difficile intravedere la storica rivalità tra Adriana Poli Bortone e Raffaele Fitto.
La figura politica di Pierfranco Bruni, però, non è affatto nuova e vergine. Infatti, Bruni ha già avuto nel suo passato esperienze politico-amministrative in Puglia: dal 1995 al 1999 ha ricoperto i ruoli di Assessore alla Cultura e Vicepresidente della Provincia di Taranto. Ma Bruni non è nuovo nemmeno nel contesto nazionale ed internazionale, in quanto, il candidato di Msi e Fiamma Tricolore è stato componente della Commissione Nazionale UNESCO, del Gabinetto del ministero per i Beni e le Attività Culturali, nel 2002. È poi lo stesso Bruni a definirsi un intellettuale ed un archeologo, che guarda a Massimo Cacciari -ex sindaco di Venezia- riconosciuto come pensatore della sinistra odierna, ovvero sulla sponda politica opposta del candidato di Poli Bortone.
Lo scenario elettorale pugliese si arricchisce, dunque, di un altro candidato tra i quali i cittadini pugliesi potranno scegliere. Ad osservare i nomi e le provenienze politiche si può notare come viene rappresentato, praticamente, tutto l’arco parlamentare. Interessante sarà però vedere cosa accadrà al centro-destra o alla destra, come ha specificato l’ex-senatrice Poli Bortone, che si presenta spaccata e con figure ingombranti nelle sue liste.
Massimiliano Lorenzo