Qualcuno dice che non esistono più, qualcun altro che non dovrebbero esistere, ma i comunisti sono ancora attivi e presentano una lista unitaria per le elezioni Regionali. Non semplice è stato il percorso che ha portato alla formazione di questa lista, che comprende il Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista e Risorgimento Socialista. Se cinque anni fa, alle precedenti elezioni regionali, parte dei comunisti avevano sostenuto Emiliano, la presidenza di quest’ultimo li ha convinti, oggi, ad opporsi a quello che, proprio i comunisti, definiscono “Sistema Emiliano”. Per sfidare il Presidente uscente e gli altri candidati, la lista “Lavoro, Ambiente e Costituzione” propone Nicola Cesaria alla presidenza della Puglia, già consigliere comunale di Brindisi e Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista. È in una nota ufficiale che i tre partiti hanno spiegato chiaramente le motivazioni alla base della presentazione della lista comunista unitaria, così come la loro visione di Puglia:
“I cinque anni di presidenza regionale di Michele Emiliano si sono conclusi, portando con sé una serie di questioni ancora aperte che ci riguardano. Proviamo a esprimerne alcune insieme. Che cosa è stato fatto e che cosa non è stato fatto in termini di ambiente, salute, lavoro, riduzione di povertà e disuguaglianze? Al di là delle narrazioni e delle giustificazioni addotte, quale modello di politica economica e ecologica è stato perseguito dal governo regionale nelle vertenze più significative della nostra terra, questione ex Ilva e salute della popolazione tarantina, approdo TAP a Melendugno, ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese, gestione sostenibile dei rifiuti, ecocidio dell’ulivicultura, promozione dell’agricoltura locale, qualità nella sanità pubblica e il dramma delle liste di attesa, trasporto locale? Quale modello di gestione politica è stato promosso o accettato dal governatore, se non quello della cooptazione di notabili e collettori di consenso elettorale, a prescindere dalla loro storia e dal loro trasformismo.
Le nostre tre organizzazioni – Partito comunista italiano, Rifondazione comunista, Risorgimento socialista – sono da anni impegnate sul piano politico e sociale in uno sforzo unitario nei comitati per la difesa e attuazione della Costituzione, nel sostegno alle vertenze sindacali e alle lotte sociali e ambientali e oggi presentano una lista alternativa e unitaria.
Ci accomuna la constatazione critica di un “sistema Emiliano” fatto di cooptazione di una borghesia regionale, ora vagamente progressista ora chiaramente moderata se non reazionaria, sempre però trasformista. Ci provocano rabbia le ulteriori narrazioni di una “Puglia migliore” prive di riscontri in molte decisioni reali. Ci indigna infine una legge elettorale per le regionali che definiamo da tempo oligarchica e non costituzionale in ragione soprattutto di una soglia di sbarramento dell’8 (otto)%.
Ci opponiamo al progressivo emergere nelle nostre terre del consenso elettorale per le destre con il loro deteriore ceto politico di chi cerca la “guerra fra poveri” e proviene spesso dalla destra estrema o da ambienti alieni agli interessi dei lavoratori e delle genti meridionali. Siamo stati, infatti, più volte in piazza a difendere gli spazi democratici contro la recrudescenza della violenza neofascista che ha provato a rilanciarsi a Bari così come contro la repressione del movimento NO TAP. Non ci soddisfa neppure l’azione amministrativa e l’offerta politica del Movimento 5 Stelle, spesso inadeguato a costruire un’autentica alternativa al sistema vigente, come il voltafaccia sul caso TAP ha evidenziato.
Ci impegniamo fermamente a ricostruire dal basso, a rappresentare e sostenere l’impegno e le resistenze dei vari movimenti (antirazzista, NO TAP, NO TRIV, per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese, per citarne i più noti) che in questi anni in Puglia hanno agito per costruire una rete politico-sociale alternativa al sistema di potere vigente e capace di contrastare efficacemente la retorica razzista, antidemocratica e antimeridionale delle destre.
La nostra lista prova a colmare un vuoto politico, l’assenza di una rete di sinistra e di movimenti civici e sociali. Intendiamo ricostruire una rete di forze organizzate e di compagni che sia espressione di un rigoroso piano di difesa e di attuazione della Costituzione, capace di ritornare nelle istituzioni regionali e comunali per esprimere il punto di vista dei lavoratori qualunque sia la loro provenienza, capace di fornire sostegno a chi lotta per un modello di sviluppo alternativo e a chi contesti il costo dell’antipolitica e il peso delle mafie.
La nostra lista alternativa e unitaria, che dichiaratamente si rifà alle tradizioni socialiste e comuniste, intende dare voce a chi non si rassegna al meno peggio, al fallimentare entrismo nel sistema di politico, ad un destino pugliese e meridionale di crollo demografico, di emigrazione giovanile, di povertà vecchie e nuove, di sfruttamento di lavoratori nei campi. Per questo chiediamo il consenso alle forze della sinistra e ai movimenti civici e sociali in Puglia per le imminenti elezioni regionali.”