Anche a Lecce! In corteo oltre 300 cittadini contro le nuove restrizioni – Massimiliano Lorenzo

            A Lecce, si è conclusa pochi minuti fa la manifestazione organizzata per protestare contro le nuove restrizioni e le nuove disposizioni imposte dal Governo, con l’ultimo decreto licenziato domenica, per contrastare il crescente contagio da Covid.

            Una manifestazione lanciata tramite i social network, come spesso accade, per urlare il proprio dissenso, che testimonia l’esasperazione di una parte dei cittadini. Mal sopportano, i manifestanti di oggi e, probabilmente, non solo loro, le limitazioni imposte nuovamente ai vari esercizi della ristorazione. È l’ennesimo episodio, in Italia, di cortei più o meno spontanei, che si susseguono da venerdì, quando a Napoli si è scatenata la guerriglia, o a Roma, domenica sera, dove gruppi di destra hanno tenuto occupate le forze dell’ordine della Capitale.

            A comporre il corteo leccese, che contava qualche centinaio di persone, varie categorie che da oggi subiscono nuovamente le limitazioni del dpcm, ovvero ristoratori, gestori di locali ed imprenditori.

            La manifestazione si è così svolta senza particolari tensioni, fatti salvi alcuni momenti in cui un piccolo gruppo di manifestanti hanno “aperto” un cordone formato dagli agenti delle forze dell’ordine, nei pressi di Piazza Sant’Oronzo. Di lì a poco, un nuovo contatto tra gli agenti e chi protestava, all’incrocio tra Via Trinchese e Via XXV luglio, quando è salita la tensione, ma nulla è sfociato in uno scontro fisico.

            Il corteo si è snodato, in realtà, senza troppi slogan, ma al grido di “Libertà”, fino a Piazza Sant’Oronzo. Ed è lì che i manifestanti hanno cercato di far sentire le loro ragioni, senza amplificazione, disposti in cerchio attorno alla lupa. Per circa dieci minuti, un paio di manifestanti hanno preso la parola, chiedendo alle istituzioni proprio maggiore libertà, soprattutto nel lavoro. Secondo i manifestanti, infatti, il Governo non avrebbe messo a disposizione abbastanza fondi per sostenere quella fetta di Paese ritrovatasi inoccupata o in difficoltà, a seguito delle restrizioni.

            Chi protestava, poi, ha recriminato nei confronti dei media, rei di essere al servizio proprio del Governo e, sempre secondo i manifestanti, in realtà il Covid non sarebbe troppo dissimile da un’influenza, com’è possibile ascoltare nel video sopra.

            Quella andata in scena oggi è stata sicuramente una manifestazione partecipata e non-violenta. Un corteo che ha dimostrato parte della sofferenza del popolo leccese, indignato dalle decisioni del Governo di Giuseppe Conte. Quelle viste oggi a Lecce, ed in questi giorni in Italia, sono immagini che esemplificano i problemi che il Covid sta solo approfondendo e amplificando. Purtroppo, chi pensa che esista l’azione perfetta, la manovra perfetta, deve cominciare a riconsiderare le proprie convinzioni e convenire che ogni azione presenta sempre delle “controindicazioni” o come si dice in gergo politico, degli effetti collaterali ed indesiderati... Da qui, che ognuno facesse le proprie scelte, dunque.

Massimiliano Lorenzo

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