In quasi tutte le regioni italiani stanno per essere ormai aperte le porte degli istituti scolastici, tranne per quelle regioni impegnate nelle prossime elezioni. Quest’anno, però, le scuole dovrebbero cambiare aspetto, almeno nelle aule e negli arredi, da adeguare alla prevenzione del contagio.
Per la Puglia, dove la scuola ripartirà solo il 24 settembre, pare che la provincia di Brindisi sia quella più avanti nei lavori di adeguamento. Ad informare sullo stato dell’arte è il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti, che in un comunicato ufficiale ringrazia il Governo e indica la strada da seguire per la realizzazione di queste importanti opere:
“Il Ministero dell'Istruzione - dichiara il pentastellato - lo scorso luglio, ha pubblicato le graduatorie degli interventi ammessi a finanziamento. Per la provincia di Brindisi sono stati stanziati complessivamente 2,3 milioni di euro, di cui 1,6 milioni ai Comuni e 750 mila euro all'Ente provinciale”.
Nello specifico i Comuni hanno ricevuto i seguenti finanziamenti: Brindisi 520 mila euro, Carovigno 90 mila euro, Ceglie Messapica 90 mila euro, Cisternino 70 mila euro, Erchie 28 mila euro, Francavilla Fontana 160 mila euro, Latiano 70 mila euro, Mesagne 110 mila euro, Oria 70 mila euro, Ostuni 130 mila euro, San Donaci 28 mila euro, San Michele Salentino 28 mila euro, San Pancrazio Salentino 40 mila euro, San Pietro Vernotico 70 mila euro, Torchiarolo 15 mila euro, Torre Santa Susanna 40 mila euro e Villa Castelli 40 mila euro. Risorse che si aggiungono a quelle già stanziate dal Governo, 1,8 milioni di euro, grazie alla “norma Fraccaro” contenuta nel Decreto Crescita, che prevede un piano straordinario di investimenti finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche, anche in materia di adeguamento e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Allo stesso tempo in Provincia di Brindisi, continua la consegna dei banchi e dei dispositivi di protezione acquistati dal Ministero.
“L'impegno del Governo c'è - conclude Bozzetti - e lo dimostra l'investimento di importanti risorse che, gli enti locali, quindi i Sindaci, devono impiegare in maniera adeguata in modo da permettere un ritorno a scuola in sicurezza. Adesso la responsabilità dell'adeguamento delle strutture spetta ai Sindaci. Vigilerò su come sono state investite queste risorse, perché la ripartenza delle scuole dipende da questo e la società tiene se la scuola regge. Purtroppo non sempre gli amministratori locali sono stati capaci di valorizzare le strutture e gli edifici scolastici e gli esempi poco virtuosi nei nostri comuni sono numerosi”.