L'Italia è pronta a difendere i propri confini. No, non è l'ennesimo slogan elettorale, mi riferisco invece al mondo virtuale e alla nostra sicurezza informatica.
Il governo Draghi ha posto l'ultimo tassello verso l'istituzione di un'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il cui acronimo sarà ACN. Un processo idealmente iniziato nel 2017 e che oggi si realizza concretamente. Il nostro Paese risponde così ad una richiesta di aggiornamento del perimetro di difesa digitale pervenuta nel 2013 all'allora governo Monti, da parte della Nato e dall'Unione europea.
Il connesso provvedimento, pubblicato il 14 giugno 2021 in Gazzetta Ufficiale con Decreto Legge 82/2021, entrerà in vigore il 29 giugno prossimo, rendendo più sicuri processi resi necessari dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione che ha generato un flusso di dati sensibili mai verificatosi prima d'ora.
L'introduzione di un'Agenzia specializzata solo nel settore della sicurezza delle nostre reti non può che essere un'ulteriore segnale di come le nostre vite siano già cambiate, e di come siano destinate ad evolversi ulteriormente.
Anche se l'Italia ha attuato questo provvedimento necessario in ritardo rispetto ad altri Paesi europei - basti pensare al livello di digitalizzazione raggiunto dall'Estonia dove il 99% dei servizi pubblici si effettuano telematicamente e il 71% del Pil proviene da aziende digitali come si legge su economyup.it- la protezione informatica rappresenta un settore cruciale per la nostra economia. Come riportato da Repubblica del 9 giugno scorso, i governi dell'Alleanza Atlantica vogliono mettersi al riparo da ulteriori attacchi hacker come quello avvenuto il 7 maggio scorso al Colonial Pipeline, il più grande oleodotto degli Stati Uniti, quando un attacco ai sistemi informatici ha bloccato la produzione di una struttura di 8800 chilometri di tubazione, ricattando il governo americano attraverso la risposta di un pagamento in bitcoin.
Il futuro del nostro Paese passa dal digitale si diceva in un precedente articolo del nostro giornale. Il futuro inizia oggi - possiamo aggiungere - con la messa in sicurezza, non solo delle nostre identità digitali, ma di un intero sistema produttivo.
