Nelle ultime battute della campagna elettorale, Venti di Ponente si muoverà tracciando gli elementi salienti di alcuni candidati alle prossime regionali, quelli che presentano delle specificità significative nel grande ventaglio dei 1300 aspiranti agli scranni del Parlamento Regionale pugliese. Ovviamente, i criteri della scelta non sono dettati da motivi politici, ma da altri parametri per i quali si reputa il soggetto trattato degno di nota e considerazione sui piani culturale, esistenziale, sociale e, solo in ultima istanza, politico. Insomma, si va a guardare la qualità a prescindere dalla propaganda, che in qualche misura rende un po’ tutti uguali, un po’ tutti “monaci cercantini” come si dice a Lecce.
La scelta è caduta su Ada Donno, la professoressa Ada Donno, donna di cultura ad ampio spettro, oggi candidata tra le fila di Lavoro Ambiente Costituzione. In particolare, è capolista.
Attualmente in pensione, nella sua vita Ada Donno, se da un lato si è impegnata nell’insegnamento delle lettere, dall’altro ha vissuto con passione ed impegno l’attività politica, militando, da sempre, nelle fila dei comunisti, sia nella Prima Repubblica sia nella Seconda sia nella Terza, in barba a tutti i trasformismi e ai trasversalismi. E così mentre sotto certi aspetti potremmo definire la sua una scelta di fede, una fede incrollabile, sotto certi altri è la donna che forse oggi, in Puglia, meglio incarna gli ideali e l’intellettualità comunista. Un comunismo, quello di Ada Donno, non sopito, dormiente, ma che ri-posa, un comunismo che sta ricostruendo le sue fila dopo i grandi travagli della storia…
Ada Donno è di Surbo ed è anche giornalista a tutti gli effetti, avendo collaborato con testate non solo di caratura locale, ma anche giornali e riviste con proiezioni nazionali ed internazionali. È, dunque, una penna apprezzata non solo nel piccolo e stravagante mondo leccese e salentino, ma anche su “piazze” dove paga in prima battuta la qualità e poi tutto il resto. In armonia con questa sua proiezione nazionale ed internazionale Ada Donno ha partecipato collateralmente anche a diverse imprese collettive tuttora attive, tra le quali va citata MEDiterranean Review.
Come politica e donna, la Nostra si connota per un pensiero limpido, a tratti contundente si potrebbe azzardare, dal momento che la chiarezza diventa merce sempre più rara nel nostro panorama nazionale, in parte perché ciò voluto, in parte perché si ha di fronte una classe politica un po’ approssimativa. Certamente, d’altra parte, la nostra Donno non è priva di contraddizione, ma ha particolari abilità a gestire e trovare sovente pregiati momenti di sintesi.
Politicamente ha militato prima nel Partito Comunista Italiano, nel Partito dei Comunisti Italiani, per i quali ha offerto la propria candidatura sia al Senato della Repubblica sia al Parlamento Europeo.
Un brevissimo quadro che si potrebbe completare sottolineando che Ada Donno è riconosciuta come una delle femministe più attive ed impegnate di Lecce e non solo. Nella sua “carriera”, infatti, la Donno ha costruito relazioni politiche e solidali fra le donne, anche a livello internazionale, nelle quali ha cercato di tenere legati l’agire politico locale con quello globale.
Uno dei suoi grandi contributi nel campo della lotta in favore delle donne e per le donne l’ha vista tra le fondatrici di una sezione italiana della Women’s Association of the Mediterranean Region, un’organizzazione non governativa che opera sul territorio nazionale. La sua opera, però, non si limita a questo. Infatti, Ada donno è non solo affiliata alla Federazione Democratica Internazionale delle Donne, ma oggi ricopre anche la carica di Vice-Presidente.
Va da sé, e per concludere, che altrettanto riconosciuto è poi il suo impegno nella causa antifascista, che porta avanti da anni, da sempre meglio dire, nella principale e storica organizzazione, fulcro della lotta contro ogni forma di fascismo, ovvero l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.