I linguaggi Graphic Design e del Fumetto: intervista a Walter Trono e Morgana - di Matteo Gentile

I linguaggi Graphic Design e del Fumetto: intervista a Walter Trono e Morgana - di Matteo Gentile

         Incontriamo Walter Trono e Morgana alla “Casa delle Arti”, là dove dal 20 al 28 maggio verrà allestita la loro mostra “Journey”, un interessante percorso visivo attraverso i linguaggi del fumetto e del Graphic Design.

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      Walter, la vostra mostra si chiama “Journey”, che in inglese vuol dire “viaggio”. Cosa potrà vedere il visitatore nelle stanze espositive della Casa delle Arti?

W.: “Journey è una metafora del viaggio che io e Morgana stiamo compiendo nella nostra vita alla ricerca di uno stile e di un linguaggio che ci identifichino. Nello specifico, è un viaggio che si avvale del linguaggio del fumetto e del Graphic Design, (la progettazione grafica, la moderna arte che, di fatto, progetta e pianifica idee ed esperienze attraverso contenuti visivi e testuali, ndr). Nella circostanza, tra l’altro, presenteremo al pubblico il “Freak Studio Lab”, il laboratorio dove creiamo le nostre opere quotidianamente”.

        Riguardo Morgana, invece, ci viene subito in mente l’associazione con la Fata omonima di re Artù, la maga il cui nome, nella tradizione celtica, vuol dire ‘cerchio del mare’. È  il tuo nome di battesimo, o è un nome d’arte, e si ispira davvero alla Fata della tradizione celtica?

M.:“In effetti all’anagrafe mi chiamo Alessia e Morgana, in realtà, è molto più di un nome d’arte, poiché ormai nella vita di tutti giorni io sono Morgana. L’ho scelto un po’ per diverse di queste cose di cui parlavi. Mi piace molto la figura della fata Morgana e l’ho presa anche come punto di riferimento per ispirarmi nelle mie opere e nelle mie illustrazioni. Amo molto il mare, e quindi l’etimologia del nome sposa anche questa mia passione. E, soprattutto, mi ispira molto il fenomeno magico che avvolge questa figura misteriosa”.

        Agganciandoci proprio a quest’ultimo aspetto, legato alla magia, chiediamo a Walter quanto il fumetto ancora oggi sia magico in un mondo fatto in cui siamo ormai circondati da immagini artefatte, generate addirittura dalla cosiddetta artificiale, e quanto di magico lui stesso riesce a metterci?

W.:“Per rispondere in maniera più ampia, direi che la magia sta in chi ancora riesce a vederla attraverso il fumetto, in chi riesce a fermarsi e a prendersi un po’ di tempo per sedersi, aprire un fumetto e sfogliarlo per leggere la storia e gustarne le illustrazioni. Già questa è la prima magia del fumetto, riuscire a farci rallentare in quest’epoca di velocità assurde e frenetiche. Per quanto riguarda la mia magia personale, è quella che accade ogni giorno, quando mi metto al tavolo da disegno: la mano che traccia una linea, e da quella viene fuori pian piano tutta l’opera. Penso che nell’ingegno umano ci sia molto di magico e ancora c’è molto da esplorare, ed è quello che tento di fare anch’io”.

        L’esplorazione è anche una parola della vostra mostra, in questo viaggio visuale attraverso i vostri lavori. Morgana, cosa esplori in particolare nelle tue opere?

M.:“Io parto dal concetto essenziale di forma e colore, proprio nella loro semplicità. Li elaboro attraverso strumenti digitali e li assemblo in modo da creare, attraverso la loro unione, una sorta di magia. Prediligo segni e colori puliti, perché credo che proprio attraverso la semplicità si possa ottenere quella magia e quello stupore che possano far apprezzare il risultato della mia ricerca”.

       Walter, facendo un salto all’indietro nel tempo, quand’è che hai pensato che il fumetto potesse diventare, oltre che una passione, anche la tua attività professionale?

W.:“Anche quello è stato un viaggio, un percorso che mi ha portato gradualmente a una consapevolezza e a una presa di coscienza attraverso passi graduali. Con la maturità che andavo acquisendo, a un certo punto mi sono reso conto che quello che facevo in questo ambito lo facevo bene, magari avrei potuto farlo anche come mestiere. Ovviamente, il percorso non è mai finito, e siamo qui proprio per questo, per continuare l’evoluzione in un mondo dove c’è sempre qualcosa da scoprire e da inventare”.

       Morgana, vedendo questo vostro sodalizio artistico e personale, visto che siete una coppia non solo dal punto di vista professionale ma anche da quello personale, com’è la vostra vita insieme. Nel senso, lavoro e vita di coppia procedono su rotaie parallele di uno stesso binario, o sono strettamente connesse tra loro?

M.:“In realtà lavoro e vita di coppia per noi sono la stessa cosa. Condividiamo tutto e ci sentiamo uniti dalla stessa passione, sia nel senso professionale che in quello sentimentale. Non c’è distinzione, di fatto, perché tutto quello che facciamo lo facciamo per amore, per l’arte e per noi stessi”.

      Walter Trono comincia il suo percorso professionale di fumettista nel 2009 e per più di un decennio collabora con le principali case editrici del settore e varie aziende italiane (Star Comics, Editoriale Aurea, Polinaini Editore, IDW Publishing, Editrice Arcadia, Wyrd Edizioni, Kimera Models, Atech Srl, Halley Editrice). In parallelo, insegna tecniche del Fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics di Torino e Pescara. L'artista è conosciuto per i suoi lavori sulle serie Dragonero e del mitico Zagor, edite da Sergio Bonelli Editore, nonché per essere co-autore della miniserie distopica Testa o Croce edita dalla label It-Comics. Nel 2022 intraprende un nuovo percorso lavorativo, entrando a far parte del team francese di Nabiya Studio per il quale realizza esperienze di gioco nel metaverso The Sandbox.

     Morgana è “graphic designer” e illustratrice vettoriale. Tra le sue collaborazioni spiccano aziende e start-up di livello internazionale come General Trade Spa e Koodit srl. Nel 2021 firma il manifesto e il calendario degli eventi estivi Vento d'Estate per la Città di Martina Franca dal titolo "Vite in Comune". Morgana è un'accanita collezionista e ama vestire i propri ambienti con sculture, oggetti di design, profumi e piante. La musica è un elemento fondamentale della sua vita, non c'è per lei flusso creativo senza suoni, ritmiche e melodie. La natura e le sue forme sono il nutrimento alla sua creatività, osserva tutto ciò che la circonda con incessante vigile interesse.

Matteo Gentile

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