Febbraio, mese degli innamorati. Di tutte le storie d’amore del repertorio letterario e cinematografico, la mia preferita resta sempre quella fra Isabeau D’Anjeau ed Etienne Navarre nel film Ladyhawke, diretto da Richard Donner nel 1985, ambientata nella Francia del XIII secolo.
L’amore fra il capitano della guardia e la contessa sarà maledetto dal geloso e invidioso Vescovo di Aguillon, il quale stipulerà un orribile patto col Diavolo stesso: lei diviene un falco di giorno, lui un lupo di notte. E gli unici istanti in cui i due innamorati, nella propria forma umana, possano perdersi l’uno negli occhi dell’altra sono al sorgere e al calar del sole, giorno, dopo giorno, dopo giorno… Ma se ora voi davvero v’aspettate ch’io mi voglia cimentare nella stesura di articoli da rubrica rosa, con fierezza e indomabile audacia vi rispondo: «Verrà il giorno in cui scriverò di storie d’amore, ma non è questo il giorno!»
Per restare però in tema medievale francese, oggi vi narrerò di Carcassonne, il gioco da tavolo ideato da Klaus-Jürgen Wrede, illustrato da Doris Matthäus, edito da Hans im Glück nel 2000 e dal 2013 distribuito in Italia da Giochi Uniti. Questa “perla ludica” s’ispira alla celebre città medievale “dell’Occitania”, nel sud della Francia, nota per l’imponente e sinuosa cinta muraria.
Scopriamo l’anima del gioco. Tutto attorno alle tortuose e massicce mura della medievale città di Carcassonne si estende la verde e intricata campagna francese: “armigeri” che presidiano le pietrose vie delle urbe, “monaci” che dalle città rifuggono in preghiera nelle abbazie, villici che lesti si apprestano a trascorrer il dì ne’ campi, manigoldi intenti a derubar i malcapitati lungo le campestri strade.
I Giocatori, da 2 a 5, son dei Vassalli della fortificata Carcassonne. Chi sarà colui che riuscirà a estendere la propria influenza in codeste lande?
Lo scopo del Gioco è ottenere il maggior numero di Punti Vittoria, componendo man mano il paesaggio campestre di Carcassonne a mo’ di puzzle e piazzandovi sopra i Seguaci nella maniera più redditizia. Vince colui che avrà totalizzato il maggior punteggio.
Prepariamo l’area di gioco. Piazziamo scoperta al centro del tavolo la Tessera Iniziale, l’unica col dorso scuro; mescoliamo coperte le 72 Tessere Paesaggio e collochiamole coperte in pile comodamente accessibili da tutti i Giocatori; disponiamo poi sul tavolo il Tabellone Segnapunti. Infine, scelgo gli 8 Seguaci del colore che più preferisco, fra Giallo, Verde, Rosso, Blu e Nero, ne colloco 1 sulla Casella di Partenza del Segnapunti e con i rimanenti 7 formo la mia Riserva.
Avventuriamoci nel contado. La Contesa si disputa per Turni in senso orario; inizia il Giocatore che più di recente ha visitato la Francia. Attenzione, perché Parigi non conta! Durante il mio turno devo Pescare una Tessera Paesaggio coperta da una pila qualsiasi, Mostrarla agli altri Vassalli e Collocarla accanto a una o più Tessere già presenti sul tavolo in maniera tale che tutti gli Elementi di Paesaggio combacino. Ogni Tessera Paesaggio, infatti, ha una forma quadrata e raffigura Campi, Città, Monasteri e Strade; qualora la Tessera pescata non possa essere disposta sul tavolo rispettando questa regola di connessione, deve essere rimossa dal Gioco.
Posizionata la Tessera, posso Schierare un Seguace dalla mia Riserva su un Elemento di Paesaggio libero presente sulla Tessera appena piazzata: sarà un Cavaliere se si trova in una parte di Città, un Contadino se su una porzione di Campo, un Ladro se su una sezione di Strada oppure un Monaco se in un Monastero. Cavalieri, Monaci e Ladri non potranno tornare nella mia Riserva finché non completo il relativo Paesaggio; i Contadini, invece, resteranno nei Campi fino al termine della Partita. Non posso Schierare un Seguace su una Città, Monastero o Strada già occupata da altri Seguaci, però è consentito che si possano trovare in futuro su uno stesso Elemento per via di una Tessera piazzata in un secondo momento. Il mio Turno ora termina ed è la volta del Vassallo seguente. Ogni Elemento completato, detto anche chiuso, fornisce una certa quantità di Punti Vittoria, da riportare sul Segnapunti, in funzione del suo tipo. Gli eventuali Stemmi presenti nelle Città forniscono Punti extra.
Impariamo assieme qualche chicca del gergo ludico. I pupazzetti a forma di omino o simili, che generalmente identificano un lavoratore nel gioco, si chiamano “meeple” e la meccanica che prevede il collocamento tessere sul tavolo, giusto perché pecchiamo di immaginazione, si dice “piazzamento tessere”; per analogia, vi lascio fantasticare su cosa noi giocolieri da tavolo intendiamo per “piazzamento lavoratori”!
Lo sapevate che la “Fiera di Essen” in Germania ospita ogni anno il Campionato mondiale di Carcassonne? Del Gioco esistono tante Espansioni, ognuna delle quali dona tatticismi e complessità alla Partita, di cui alcune raccolte anche in gigantesche Big Box. E posso assicurarvi che nulla può competere con il suono della scatola mentre si apre, i colori e il contatto con i componenti, il profumo del regolamento mentre si sfoglia. Nulla, a parte il profumo e la mise della ragazza mia; quelle sono incomparabili…