"Opera Italiana" domani in prima assoluta al Festival della Valle d'Itria - di Matteo Gentile

"Opera Italiana" domani in prima assoluta al Festival della Valle d'Itria - di Matteo Gentile

       Il Festival della Valle d’Itria propone in anteprima assoluta mondiale un’opera inedita, scelta dagli autori come forma d’arte che più rappresenta il nostro Paese, con l’intento di raccontare in musica e versi la recente storia d’Italia, compresa nell’arco temporale che va dal “boom economico” sino al primo decennio del XXI secolo. Si tratta di Opera italiana di Nicola Campogrande, su testo di Elio e di Piero Brodato, fotografia musicale dell’Italia e degli italiani.

        L’opera sarà eseguita per la prima volta in assoluto sul palco di Palazzo Ducale a Martina Franca il 3 e il 5 agosto alle ore 21. Elio, pseudonimo di Stefano Belisari -diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano in chitarra e flauto traverso- è noto al grande pubblico per essere il leader del gruppo “Elio e le storie tese”, con il quale è stato protagonista di diversi brani dissacranti e satirici (chi non ha canticchiato almeno una volta Italia sì / Italia no / la terra dei caki). Nicola Campogrande è oggi considerato uno dei più importanti compositori italiani. Dopo essersi diplomato ai Conservatori di Milano e Parigi, ha iniziato a sviluppare uno stile personale originale, unendo tradizioni passate e presenti in un nuovo affascinante percorso. La sua musica è registrata su più di 35 cd (dalla DECCA alle etichette indipendenti) ed è eseguita frequentemente nelle sale più importanti di molti paesi, come la Royal Albert Hall e la Wigmore Hall di Londra, il Teatro alla Scala, l'Opéra Royal de Wallonie di Liegi, la Werner Hall di Cincinnati, la Philharmonie e l'Auditorium Unesco di Parigi, l'Auditorium Santa Cecilia-Parco della Musica di Roma, il Rudolfinum di Praga.

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Alessandro Cadario e Nicola Campogrande

          «Per Opera italiana – afferma il compositore Nicola Campogrande – ho composto una musica allegra e intensa, che alterna momenti di assoluto divertimento a pagine nelle quali dominano l’amore, la passione, in qualche caso il dramma. Una musica con melodie, armonie, ritmi e soluzioni strumentali che permettono agli interpreti di esprimersi, di divertirsi e di entrare in relazione con il pubblico. Continuo infatti a pensare che un compositore, oggi, possa andare oltre l’esperienza un po’ punitiva delle vecchie avanguardie e lavorare a un presente (e forse a un futuro) nel quale la musica torna a essere un piacere per le orecchie e per il cuore, oltre che per il cervello».
        La partitura di Opera italiana è stata composta da Campogrande fra il 2008 e il 2010 su commissione del Comitato Italia 150 in occasione delle celebrazioni per l’Unità del Paese. Podio e regia nella prima rappresentazione in scena al Festival della Valle d’itria il 3 agosto 2022 (replica il 5 agosto) sono affidati a due interpreti che si stanno affermando in questi ultimi anni, Alessandro Cadario alla guida dell’Orchestra del Petruzzelli e Tommaso Franchin. Le scene sono di Fabio Carpene, i costumi di Giada Masi e luci di Alessandro Carletti. Nel cast Cristin Arsenova sarà nei panni di una donna melodrammatica, che appunto prende il nome di Opera, Candida Guida sarà Scellerata, una donna disposta a tutto, Yuri Guerra sarà Balconi, il custode del condominio, Raffaele Abate sarà Soldini, l’imprenditore, Gurgen Baveyan l’italiano Mario e il pianista Claudio Bonfiglio sarà Quello che suona.
      Il primo atto di Opera italiana si sviluppa negli anni Sessanta e nei primi Settanta, con allusioni alla promessa di benessere, alla speculazione edilizia, allo scontro generazionale e rivoluzionario, alla musica beat, all’arrivo delle droghe, fino a lambire gli anni di piombo. Il secondo atto è collocato, invece, nei pieni anni Ottanta, con forti riferimenti all’esplosione della tv commerciale, alla cultura dell’effimero, all’edonismo sfrenato, alla “Milano da bere. Il terzo atto è invece realizzato nel presente della finanza virtuale, del minimalismo, delle nuove forme di spiritualità, dell’individualismo, delle grandi paure e delle grandi promesse del nostro futuro.
Matteo Gentile
 
3 e 5 agosto 2022 ore 21
:00 Martina Franca-Palazzo Ducale
OPERA ITALIANA
di Nicola Campogrande
Libretto di Elio e Piero Bodrato
Edizione Breitkopf & Härtel
Prima rappresentazione assoluta
Direttore Alessandro Cadario
Regia Tommaso Franchin
Scene Fabio Carpene
Costumi Giada Masi
Luci Alessandro Carletti
Opera Cristin Arsenova
Scellerata Candida Guida
Soldini Raffaele Abete
Mario Gurgen Baveyan
Balconi Yuri Guerra
Quello che suona Claudio Bonfiglio 
Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari

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