Questa domenica per Quadri & Squadri di Venti di Ponente, è la volta di Lucio de Salvatore, un giovane pittore originario di Poggiardo, ma che vive ed opera a Bagnolo del Salento, il quale va affermandosi quanto a stile e contenuti. La sua carriera artistica si avvia poco più di dieci anni fa e, sin da principio, numerosi sono i riconoscimenti alla sua pittura e non poche sono le sue personali e collettive, il tutto con caratura soprattutto nazionale ed internazionale.
Non comune appare la sua interpretazione dell’arte pittorica, dove la tela è spazio decisamente narrativo, nel quale va con forza estrinsecandosi il suo pensiero. Un pensiero molto interessante, peraltro, in considerazione della sua giovane età: ha da poco superato i trent’anni.
In tale direzione, Lucio non batte solo la strada pittorica sul piano strettamente emotivo, ma insiste in maniera pregnante e prepotente sui contenuti, che attraverso quadri che mettono in luce aspetti molto interessanti dell’umanità, sia sua e del suo prossimo, riesce sempre a creare delle aperture intellettive nell’osservatore, che pure partecipa all’opera, rilasciando un movimento interiore di non poco conto.
In qualche modo, il Nostro può essere ricondotto al noto olandese Bosch, il quale illustra l’umanità attraverso personaggi mostruosi, a volte ambigui, simboli, allegorici, dove centrali sono gli animali antropomorfizzati. Allo stesso modo, anche Lucio, soprattutto nell’ultimo periodo, dipinge gli animali spesso in atteggiamenti umani o che ad esso si riconducono, con la variante che la sua pittura è molto più “dolce”, rispetto a quella tardo quattrocentesca, e di sicuro contenuto molto più ottimistico. La sua appare una posizione più elevata, ed in quanto tale fuori dallo schema “bene/male”. L’animale antropomorfizzato viene osservato e riprodotto nella sua complessità ed interezza, senza propendere e, forse, scadere nel giudizio morale.
E così, pare che stia realizzando una sorta di Bestiario personale, che rappresenta la vera novità, lo specifico di De Salvatore e la sua pittura, almeno per quel che si sa e per quel che riguarda l’ambito pugliese.
Per noi ha proposto il pezzo qui riprodotto, la cui lettura nella prospettiva allegorica, mette in luce uno dei tanti personaggi del nostro tempo, sospeso tra quello che è e quello che vorrebbe essere. Un quadro che rimanda a molte e stratificate riflessioni sulla società contemporanea, rispetto alla quale Lucio, pare porsi, a giusta ragione, in maniera spiccatamente critica.
Un grazie a Lucio per il suo contributo pittorico-espressivo e un arrivederci a tutti i nostri lettori, con Quadri & Squadri, il mese prossimo…
Rosanna Gobetti