Sul limitar dell’Estate, ritorna Giancarlo Serafino, quale ospite della Nostra storica rubrica dedicata ai poeti, Versi & Contro-Versi, varata ben oltre cinque anni fa. Come a molti è risaputo, da più di vent’anni Giancarlo pubblica liriche, note in tutto il Salento e non solo, che oramai costituiscono un pezzo di sicuro rilievo della letteratura contemporanea leccese.
E questa volta, i versi di Giancarlo scelti per i lettori di Venti di Bolina (ex Venti di Ponente) sono parte di una sua raccolta, realizzata qualche tempo fa, ma pubblicata per Eta-Beta, nell’ultimo scorcio del 2023, ovvero in novembre. Un bel volume, con prefazione di Giuseppe Maggione, che raggruppa oltre 150 componimenti, in gran parte brevi e snelli, che si distillano e sintetizzano nel titolo, che subito colpisce, riempie di inquieti sospetti “universali” e al tempo stesso ci fa rimanere impotenti e rapiti dalla sua malìa: “Ritmiche Ambivalenze”. Un titolo che per i lettori più esigenti si pone quale tassello che potrebbe far quadrare il cerchio…
Ed in effetti, Giancarlo, volando a pelo d’acqua, pagina dopo pagina, poesia dopo poesia, riesce a far entrare il lettore in dimensioni inconsuete, verrebbe da dire “più Reali”, ovviamente con riferimento all’amore e all’esistenza in genere. In effetti, poi, le poesie del Nostro Serafino, una dopo l’altra consentono, a chi è dotato di buona “risolvenza culturale”, di gustare e “vedere” gli aspetti di quel Brillante che è la Vita, dove l’amore ha un valore fondante.
Va qui precisato che l’Ambivalenza, in termini assoluti, richiama alla nota coincidentia oppositorum di cusaniana memoria. E in termini assoluti può essere indagata ed esperita solo dal pensiero e dall’intelletto. In una prospettiva temporale, dinamica dunque, l’Ambivalenza si trasforma, invece, in un’alternanza, in un relè in costante movimento…e non sembra esperibile “da motori dell’azione!”, qualunque essi siano, in maniera totale e assoluta, ma solo sequenziale…
Tra le tante poesie del bel volume di Giancarlo, abbiamo scelto A Dispetto Del Destino. Un componimento di sette versi, dove la diade Sorte-Destino si appropria della scena poetica, risultando alla fine, pare, non un intreccio, ma un unico fenomeno, senza perimetri e senza alcun tipo di sbarramenti….
Rosanna Gobetti
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A dispetto del destino
A dispetto del destino costruirò la mia sorte,
poeta non sarò di gioco fino
ma di passione tanta e sentimento forte!
Non gli darò speranza di farmi condannare
dal suo tormento, senso di colpa o risentimento:
vivrò alla giornata senza cercare glorie,
mi contenterò di briciole d'amore.
Giancarlo Serafino