Non si può non insistere nella lettura della Balducci! La nostra Chiara offre sempre al suo lettore e attraverso la poesia, gli scenari infuocati e folgoranti dell’amore, di quell’amore, che nelle sue contraddizioni, nel suo essere double-face, mostra in maniera inequivocabile l’unicità, l’integralità, la totalità, da molti agognata e da pochi appena appena intravista.
Questa volta, però, i versi e i controversi della Balducci, sono il solfeggiare di una donna innamorata, le cui soluzioni linguistiche, che descrivono la passione e le passioni, echeggiano giochi di metafore, allegorie e metonimie, in un percorso di andata e ritorno, che pare essere in definitiva la somma con-solazione della nostra poetessa.
Belli e impossibili sono gli amori della Balducci. Belli e impossibili sono i versi della Balducci. Ma poi, sarà proprio nella ricerca dell’amore, come in quella del verso, che la Nostra rappresenta l’unica possibilità per vivere, la sola possibilità per respirare?
Rosanna Gobetti
Mi spoglio,
sola
dinanzi a uno specchio che non parla di me.
Disfo il fiocco di un vestito scelto con cura.
Il lino sento scivolare giù.
Lentamente, tessuto felice d'esser carezza
sulla pelle sensibile,
tizzone.
Lentamente, tessuto gaudente di calore effimero.
La fine dell'estatica sensazione è lì,
tristezza io so,
sul marmo del pavimento.
Ghiaccio.
Come le mie mani gelide
che provano a esser te
e, sventurate, osano
eppur non sanno essere.
Versi, rime alternate, endecasillabi sciolti
solo nelle tue, cocenti, com'eran le mie
potevo essere.
Come il cielo di tramontana, algido, dei miei occhi
che ti cercano, nudi della loro passione
e non sanno trovarti,
dannati.
In quello specchio,
solo
che non sa esser te
e non sa parlare
di me.
Chiara Balducci