Il PON (Programma Operativo Nazionale) è uno strumento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che consente agli studenti di arricchire le esperienze didattiche attraverso iniziative che li portano, con la guida di esperti e di figure professionali a volte esterne alla scuola, di venire a conoscenza di nuove realtà.
A Palagiano, nello specifico, si è da poco concluso un progetto denominato “La pineta racconta” che ha visto protagonista una ventina di studenti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”, alcuni del quinto anno di scuola primaria e alcuni del primo anno di scuola secondaria di primo grado (rispettivamente quinta elementare e prima media per usare una vecchia terminologia), guidati dall’insegnante esperta Gina Tozzi e dalla tutor prof.ssa Soccorsa Comes.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla disponibilità del Maresciallo Maurizio Ronco dei Carabinieri Forestali di Martina Franca, ai quali vanno i ringraziamenti delle insegnanti, anche a nome dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Rosa La Greca. Oltre alle attività didattiche, il progetto è stato caratterizzato da una visita guidata presso la Riserva Naturale di Stornara che si estende per circa 1.500 ettari lungo la costa ionica tarantina, nei pressi di Chiatona, ed è costituita in prevalenza da pinete costiere vegetanti su terreno sabbioso. Nel corso della visita i ragazzi hanno potuto veder il famoso Pino di Lenne, il pino più antico d’Europa con i suoi 300 anni di vita, che lo rendono una sorta di celebrità nel mondo naturalistico.
Grazie a questa “uscita sul campo”, i giovani alunni sono stati guidati alla scoperta e allo studio delle piante locali, realizzando un erbario in cui le hanno classificate, oltre a svolgere attività pratiche e laboratori che hanno portato alla realizzazione di manufatti utilizzando il materiale recuperato in pineta, quali pietre, pigne, legnetti e quant’altro. In questa conoscenza del territorio è stato dato spazio, ovviamente, anche alla sensibilizzazione su temi quali il rispetto della natura, della biodiversità e della lotta all’inquinamento.
“Una delle esperienze più belle e significative del progetto – afferma l’insegnate Gina Tozzi -, è stato il riportare praticamente in vita la radice di un vecchio pino caduto, che abbiamo portato nell’edificio scolastico. Con l’utilizzo di materiali quali cartapesta e fogli di panno lenci abbiamo quindi realizzato, a partire da questo vecchio albero, uno spazio di lettura permanente che rimarrà a disposizione di tutti i ragazzi. Se la natura ci ha raccontato leggende e storie legate alle piante, adesso in quella piccola area sarà possibile dedicarsi alla lettura ‘protetti’, in un certo senso, dalle braccia di un vecchio albero che è tornato simbolicamente in vita”.
Matteo Gentile