Tra applicazioni al cellulare, trasmissioni televisive, siti e blog dedicati al meteo, le previsioni del tempo sembrano essere influenzate oggigiorno più dalle visualizzazioni ottenute, o dai dati di ascolto che dir si voglia, che dai modelli matematici applicati ai rilevatori ambientali. Di conseguenza, le previsioni legate all’andamento della stagione turistica, ormai alle porte, sembrano essere condizionate esse stesse da quelle metereologiche.
In realtà, all’inizio dell’anno in corso, la previsione dei flussi turistici era ottimista per tutta l’Italia. Il tour operator Vamonos Vacanze, in particolare, ha incrociato i dati Istat e della Banca d’Italia, dai quali ha previsto che in Puglia e nel Salento, in particolare, lo scenario possibile parla di cifre che si attestano al di sopra della media nazionale con un incremento del 220% degli arrivi rispetto al 2023. Più del doppio, quindi, nonostante la non certo rosea situazione legata agli scenari politici internazionali.
Sempre secondo lo studio di Vamonos Vacanze, che si è avvalso anche di un sondaggio, su un campione di 2.000 iscritti alla community Vamonos-Vacanze.it, invitati a stilare una classifica delle regioni più belle d’Italia. La Puglia è stata eletta quale punta di diamante del Belpaese: otto italiani su dieci avrebbero già pianificato le vacanze estive a inizio 2024, proprio con la Puglia indicata come una delle destinazioni più ambite. Il sondaggio ha evidenziato, tra l’altro, un forte interesse non solo per le vacanze al mare, ma anche per quelle culturali. Una tendenza verso il turismo esperienziale ha inoltre confermato il desiderio di vivere vacanze uniche e di lusso. Mare, cultura e lusso, dunque, che ben si sposano con le località pugliesi, caratterizzate da luoghi di interesse soprattutto storico, ma anche da resort e strutture sempre più all’avanguardia. Altro punto di forza delle località pugliesi è dato dall’enogastronomia, il connubio perfetto tra i sempre più apprezzati vini pugliesi, dal primitivo al fiano al negramaro, passando per il nero di Troia, il salice Salentino e il sempre più di moda susumaniello (in forte crescita anche i rosati), e il cibo genuino, tra prodotti d’eccellenza sia di terra che di mare.
Tra le località per le quali si prevede l’afflusso maggiore, oltre ai capoluoghi di Bari, Lecce e Taranto, e al classico Salento tra natura e movida gallipolina, spicca in modo particolare l’interesse crescente per i piccoli borghi nella zona dei trulli, la Valle D’Itria: Locorotondo, Ostuni, Alberobello, Martina Franca e Cisternino si confermano come destinazioni di eccellenza, pronte a offrire esperienze indimenticabili ai loro ospiti, attraverso quel modo di fare turismo spontaneo, genuino ma comunque attento e rispettoso.
Per quanto riguarda il turismo culturale, il tacco d’Italia propone per l’estate 2024 diverse mostre interessanti. Andy Warhol a Vieste, con la Pop Art celebrata al Castello Svevo Aragonese già dal 28 marzo e fino al 30 settembre. "Chagall. Sogno d’amore", è la mostra che ospita oltre 100 opere del grande pittore del Novecento al Castello D'Aragona di Conversano dal 19 aprile al 27 ottobre 2024. Dal 23 marzo al 30 settembre, sempre a Vieste, è in corso la grande mostra dedicata a Oliviero Toscani, grande fotografo e comunicatore italiano. Dal 18 maggio al 13 giugno a Ostuni le opere di Emilio D'Elia, uno degli artisti meridionali considerato tra più interessanti e schivi della sua generazione, sono in mostra alla Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Lecce. Queste per citarne alcune, e poi mostre en plein air, come il consueto “Vicoli degli Artisti” che si terrà dal 1° al 4 agosto tra alcuni vicoli del centro storico di Martina Franca.
Se, citando Proust, “il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi”, la Puglia si appresta a offrire ancora una volta tutto il suo volto variegato, promettendo emozioni ed esperienze variegate, in grado di soddisfare le esigenze più disparate, sotto un cielo sempre più blu, nonostante le difficoltà quotidiane che assillano alcune zone. Ma quella è un’altra storia, non meno importante, di cui occuparsi in altra sede.
Matteo Gentile
