Nel ciclo di incontri ideati da Walter Spennato, titolati “La follia del poeta” , martedì 20 luglio alle ore 17:30 si terrà il terzo, marcato “Nel segno di Camilleri” presso la Casa per la Vita “Artemide” di Racale, struttura residenziale che accoglie persone con disagio mentale.
Ospite della serata sarà il professor Giuseppe Fabiano: psicologo e psicoterapeuta è autore del saggio Nel segno di Andrea Camilleri. Dalla narrazione psicologica alla psicopatologia da poco pubblicato dalle edizioni FrancoAngeli. È autore di numerosi articoli scientifici. Giornalista pubblicista dal 1989 ha collaborato con quotidiani e periodici di rilevanza nazionale. Autore del romanzo Il caso e la clessidra (Sovera, 2006) e del racconto breve Un limoncello, un arancino un po' di sabbia, dedicato ad Andrea Camilleri e premiato al concorso nazionale “Casentino” (2009).
Fabiano, che per circa vent’anni è stato direttore del Centro di Salute Mentale di Anzio in provincia di Roma, professore di Metodologia clinica II (Università “G. Marconi” di Roma), Psicologia Generale e Psicologia Clinica (Università “Sapienza” e Tor Vergata), racconterà agli Ospiti della struttura i personaggi, gli aneddoti, le curiosità e le interviste di Camilleri, maestro della narrativa psicologica.
Nel caso di Camilleri «ci troviamo di fronte a un apparente paradosso: la sua eredità ha iniziato a lasciare un segno importante nella letteratura e più in generale nella cultura di questo nostra Italia (e non solo) quando lui era ancora in vita. L’originalità della sua “lingua” espressiva, la caratterizzazione dei personaggi, l’essere sempre collegato con la realtà contemporanea, anche quando scriveva i suoi romanzi cosiddetti storici e sociali, lo hanno reso e lo renderanno un autore “unico”, originale ma allo stesso tempo concreto, senza orpelli e fronzoli, diretto, sincero, libero», spiega il professor Fabiano al Corriere della Sera.
Camilleri è stato un rivoluzionario del quale anche i giovani dovrebbero cogliere il fascino, oltre che tramandare la memoria: «Il pensiero narrativo è una delle componenti principali del nostro vivere e senza di esso non saremmo in grado di esistere: tutti noi al mattino ci raccontiamo cosa vorremmo o dovremo fare e magari alla sera ricordiamo, raccontandocelo, quello che abbiamo fatto. Tutti noi abbiamo bisogno di raccontare e raccontarci e la letteratura rappresenta la massima espressione sistematizzata di questo pensiero, cioè la rappresentazione, come dice Jerome Bruner, di infiniti mondi possibili», sostiene Fabiano.
Proprio su questo bisogno umano di raccontare e raccontarci si fonda “La follia del poeta”, dove l’ascolto reciproco diventa il perno su cui far ruotare le emozioni.
Al fine di sensibilizzare e coinvolgere chi intende avvicinarsi alle tematiche dell’inclusione sociale e del disagio mentale è possibile prenotarsi per all’incontro muniti di green-pass e DPI chiamando in struttura (0833.908506): l’evento è aperto a 3 persone.
La Casa per la Vita “Artemide” è una struttura residenziale a carattere socio-sanitario, a media intensità assistenziale sanitaria, destinata ad accogliere, in via temporanea o permanente, persone con problematiche psicosociali e pazienti psichiatrici stabilizzati usciti dal circuito psichiatrico riabilitativo residenziale, prive di validi riferimenti familiari, e/o che necessitano di sostegno nel mantenimento del livello di autonomia e nel percorso di inserimento o reinserimento sociale e/o lavorativo.