Ieri, venerdì 20 ottobre alle ore 18:00 ha avuto luogo presso l’ex “Convento delle Clarisse” in piazza Galluccio di Galatina, l’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 dell’Università Popolare “Aldo Vallone”.
Ha aperto la serata la presidente dell’Associazione, prof.ssa Beatrice Stasi, che ha presentato l’evento di poesia e musica “Suoni di…versi Dante”, a cura dei Fabbricanti di Armonie con voce recitante di Marco Graziuso, Musica e Art Video di Mattia Graziuso.
Il tema scelto fa parte del Progetto ideato e programmato all’interno delle manifestazioni in onore del Sommo poeta nell’anno dantesco.
Quello di ieri sera: “l’amor ch’a nullo amato amar perdona a l’amor che move il sole e le stelle” è stato il filo conduttore attraverso una accurata selezione dei versi scelti dalle Cantiche del poeta fiorentino. Scopo di “Suoni di…versi Dante” è stato quello di porre l’attenzione al rapporto tra “Poesia detta” e “Poesia ascoltata”, in quanto… se possiamo condividere il pensiero secondo cui la Poesia più che letta, va detta, anzi va ascoltata, poiché è nell’incontro tra parola detta e parola ascoltata che si consuma il mistero stesso della Poesia, siamo tuttavia consapevoli che non esiste un solo modo di dire poesia: ogni ascolto sarà comunque sempre un incontro tra l’io del poeta che scava, che ricerca qualcosa di intimo e la nostra sensibilità e curiosità conoscitiva. Ascoltando le sue parole, attraverso l’attesa della parola successiva, le pause, le rime, la musica che si sussegue, la memoria che si ripresenta, ognuno riuscirà a scoprire il mistero più nascosto e recondito del proprio “essere” ed “esistere”.
L’introduzione alla performance recitante di Marco Graziuso: “Tre canti, tra i più conosciuti e frequentati, il V° e il XXVI° dell’Inferno e l’ultimo del Paradiso, proposti per parlare del mistero della Poesia, attraverso il viaggio di Dante. Un viaggio nell’amore e nel desiderio di conoscenza, a cominciare dal primo momento con l’incontro con Francesca, che lascia Dante turbato e smarrito, fino all’ultimo in cui Dante racconta la sua folgorazione e il suo appagamento supremo, sconvolgente per il Poeta e per tutti noi, passando per il racconto di Ulisse, che ci invita a sfidare ogni mondo e ogni altrove. Ascoltando le parole, proveremo a incontrare le emozioni che tormentavano il sommo Poeta, ma che appartengono a ciascuno di noi.
Sullo sfondo di immagini suggestive, una musica suadente avvolgerà ogni canto. Sarà come aprire un libro e lasciarsi andare nell’ascoltare e scoprire le voci, i suoni, i colori e le emozioni che ancora abitano la “Commedia” di Dante, ma che rendono tutti noi straordinariamente umani, nella consapevolezza che l’amore e la bellezza che cerchiamo sono già in noi, nel desiderio e nella forza dello sguardo che abbiamo verso il cielo e le stelle.”
La Serata si è svolta, come di consueto, alla presenza di un folto e interessato pubblico.
L’accesso alla sede del Convegno è consentito, fino ad esaurimento dei posti disponibili, esibendo il green pass, secondo la normativa vigente.