Appuntamento imperdibile quello di domani, martedì 22 febbraio 2022 alle ore 18:00, presso la Biblioteca Bernardini in P.tta Carducci di Lecce dove sarà presentato “Idrusa racconta Maria” in occasione del ventennale della morte di Maria Corti, scrittrice, filologa, critica letteraria e intellettuale che ha contribuito a valorizzare la storia, i luoghi e la cultura del Salento.
La serata è il risultato di un Progetto letterario ideato e avviato dalla “book blogger” Paola Bisconti con gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “Ascanio Grandi” di Lecce. Interverranno la dirigente scolastica Maria Rosaria Manca, le docenti delle classi coinvolte Rosa Giuliana e Isabella Alberone, la scrittrice e amica di Maria Corti, Giuliana Coppola, nonché Paola Bisconti, l’ideatrice del Progetto letterario.
Per la preziosa occasione “Venti Di Ponente” ha incontrato Paola Bisconti impegnata da molti anni nel mondo della cultura con percorsi trasversali e innovativi, la quale lungo il suo percorso ha ben compreso di quanto “sia indispensabile che la storia e tutte le trasformazioni sociali debbano essere trasmesse dalla “voce” di chi vive i respiri di questa terra. E Bisconti ben volentieri ha raccontato il lavoro svolto sottolineandone alcune finalità e scoperte fatte insieme ai giovani studenti.
-Paola Bisconti, sicuramente la ricorrenza del ventennale della scomparsa di Maria Corti le ha fornito l’occasione di realizzare questo Progetto letterario. Può fornircene un’anteprima?
Con immenso piacere! Il Progetto si è svolto in una serie di incontri durante i quali con i ragazzi abbiamo focalizzato delle parole chiave che ci hanno permesso di addentrarci nel mondo della produzione e anche della vita di Maria Corti. La prima parola sulla quale ci siamo soffermati è stata “curiosità”, sicuramente un tratto identitario e peculiare della personalità della Corti. Proprio questo desiderio di conoscenza le ha permesso, sin da piccola, di sviluppare tutte le sue competenze, le sue doti innate per la ricerca e lo studio, caratteristica che si è sviluppata in diversi ambiti sia della storia, della lingua, sia in quello che poi ha realizzato nel corso della sua vita. Era fondamentale che questo tratto emergesse, un modo per stimolare i ragazzi a coltivare le loro passioni e interessi, e far sì che anche loro possano sentire emergere quel “fuoco vivo” che brucia anche dentro la giovane età. Gli studenti hanno partecipato in maniera attiva, e già dall’ascolto e dalla condivisione del racconto della vita di Maria Corti, è emerso il sentimento di curiosità tradotto fin dall’inizio in interessanti considerazioni e riflessioni accompagnate da inatteso entusiasmo.
-Dal titolo dell’incontro programmato per il 22 febbraio si intuisce che avete realizzato con gli studenti una ricostruzione scenografica
Sicuramente, il progetto prevedeva di dare rilevanza a “L’ora di tutti” e quindi alla protagonista, Idrusa, una sorta di alter ego di Maria Corti, in uno scambio di ruoli, dove è Idrusa che intervista Maria. Così, i ragazzi hanno potuto immedesimarsi nella figura di questa donna eccezionale che rappresenta il coraggio, la dignità, ma anche tanta fragilità, soprattutto nelle scelte d’amore. In realtà, un’ambivalenza che possiamo trovare in ciascuno di noi, tanto più negli adolescenti come quelli con i quali ho lavorato. Frattanto, tengo a sottolineare che abbiamo anche affrontato un punto di vista basato sull’esperienza che ha visto Maria Corti facente parte “dell’Accademia Salentina” di Girolamo Comi.
-In realtà è molto interessante questo altro aspetto del Progetto che tocca alcuni passaggi significativi di trasformazioni sociali non solo del nostro territorio
In effetti è proprio così. Maria Corti era una delle poche donne a far parte di questo gruppo e con un ruolo di spicco; la sua presenza era segno di cambiamento, di rivoluzione e di emancipazione.
-Oltre alla curiosità, alla passione per la lettura e alle acquisizioni del pensiero critico è emerso un altro aspetto in questa esperienza?
In questo percorso la parola chiave è stata “armonia”. E “Spirito di armonia” è anche il titolo dell’opera più importante di Girolamo Comi e come, d’altronde, questo sentimento lo troviamo come filo conduttore in tutta l’esistenza di Maria Corti. Emerge sia dal suo studio sulla lingua, nella scoperta del Salento, sia nella sua straordinaria attenzione verso la tutela dei tesori della nostra terra, in un periodo, soprattutto, come quello in cui la Corti ha operato, dove molte peculiarità venivano trascurate.
Ringraziamo Paola per la sua audacia, intuizione e sguardo vigile sul nostro tempo, avendone compreso a fondo l’importanza di entrare nella “Scuola”, -senza trascurare un altro aspetto non di poco conto che riguarda la sensibilità dei docenti e dei dirigenti- perché è qui che si “opera il futuro per una società armoniosa”, in coincidenza con l’anelito di Maria Corti.
Per prenotare la partecipazione all’incontro di “Idrusa racconta Maria Corti”
contattare al numero 3207728503