Sabrina Cantore, giovanissima martinese, è stata eletta domenica 10 settembre Miss Sud, manifestazione nata nel 2009 la cui finale nazionale si è svolta quest’anno a Roccaspide (SA). E’ organizzata dall’Associazione artistica culturale “Eventi Arte & Spettacoli” che si è costituita per la promozione della cultura, del turismo e dello spettacolo, particolarmente impegnandosi per la valorizzazione del territorio del Mezzogiorno. Quest’anno, alla finale nazionale è giunta, e l’ha vinta, Sabrina Cantore, di Martina Franca, che ha dovuto affrontare, con successo, un nutrito gruppo di concorrenti tutte ben determinate. L’avevamo conosciuta in altre circostanze, e abbiamo voluto incontrarla proprio nel centro della nostra città. Ci raggiunge sorridente e solare, in un pomeriggio di questa fine estate ‘che non vuol finire mai’.
Sabrina, innanzitutto ti facciamo i complimenti per il tuo successo al concorso di Miss Sud, e ovviamente, conoscendoti sotto altre vesti, e poi lo spiegheremo meglio, ci chiediamo come mai tu abbia voluto partecipare a un concorso di bellezza, e com’è stato vivere questa esperienza.
“Grazie per i complimenti, ovviamente me li prendo tutti (ride). E ovviamente grazie per l’attenzione, non ci sono abituata… In effetti ho deciso di partecipare al concorso di Miss Sud più che altro per fare un’esperienza diversa di vita. Con le altre partecipanti, ci siamo presentate alla giuria, costituita da personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura, della musica, della televisione, del cinema e della moda. Ci hanno fatto delle domande concernenti i nostri aspetti caratteriali e la nostra personalità. In effetti, pur essendo un concorso cosiddetto ‘di bellezza’, è anche importante avere una certa personalità, un modo di porsi verso gli altri. Infatti la prima domanda è stata: ‘perché dovremmo votare te’, che può sembrare sicuramente scontata, ma che nasconde anche delle insidie, offrendoci comunque l’opportunità di mettere in evidenza il nostro modo di essere e di confrontarci con gli altri”.
E tu a quanto pare sei stata molto convincente, visto che ti hanno votata tanto da decretarti vincitrice...
“Sì, sono stata evidentemente molto felice e orgogliosa per aver conseguito il titolo di Miss Sud, anche se onestamente, pur sperandoci, ovviamente, non è che ci credessi tanto, visto che, e lo dico oggettivamente, c’erano molte belle ragazze. Ho detto alla giuria, e lo ribadisco, quel che contava per me era fare un’esperienza in cui mettermi in gioco e affrontare anche delle difficoltà organizzative. In effetti io sono arrivata a Salerno dal venerdì precedente la gara, ma non ci sono arrivata direttamente da casa mia a Martina Franca. Ero a Milano, dove in mattinata ho sostenuto e superato (evviva!) un esame del corso di laurea di design a cui sono iscritta presso il Politecnico. Nel primo pomeriggio ho preso il treno che mi ha portata a Napoli, dove con un interregionale mi sono recata a Roccadaspide, sede della finale del concorso. Quindi, anche il dover affrontare nello stesso giorno un esame e un viaggio abbastanza “elaborato”, diciamo così, è stata un’esperienza da affrontare”.
A proposito di esperienze di vita, ci racconti com’è andato il tuo percorso di studi? Hai preso la maturità classica al Tito Livio di Martina Franca, e poi ti sei iscritta al Politecnico di Milano, che comunque è un percorso di studi più scientifico che umanistico. Come mai questo “salto”. Se così lo vogliamo chiamare?
“Sì, in realtà ho frequentato il linguistico, e adesso mi sono iscritta al corso di laurea di design, orientato alla moda, anche se comunque abbiamo nel piano di studi esami prettamente scientifici, come analisi, algebra, chimica fisica e quant’altro. In questa scelta, devo essere sincera, c’è molto di un mio aspetto caratteriale: sono molto ambiziosa, nel senso che “ambisco” sempre a puntare al meglio in quello che faccio. E poiché ho “il sogno” di fare l’imprenditrice e di creare un brand tutto mio, legato in ogni caso al territorio, la scelta di Milano, capitale della Moda non solo italiana, ma anche internazionale, mi è sembrata la più indicata per intraprendere questo percorso, e anche perché è considerata la prima facoltà in Italia e la quinta nel mondo. Ciò non vuol dire che il percorso è più facile, anzi, è molto complicato e difficile, ma sicuramente è molto stimolante e rappresenta un trampolino di lancio che poi starà a me sfruttare al meglio, mettendoci il mio impegno e la mia determinazione”.
Determinazione e voglia di mettersi in gioco che, in realtà, avevi già dimostrato di avere lo scorso giugno, quando ti sei candidata al consiglio comunale della nostra città, conseguendo comunque un bel risultato personale.
“Sì. Infatti, volevo ‘metterci la faccia’, come si suol dire, per cercare di dimostrare che ci tengo alla mia città e che ho voglia di fare concretamente qualcosa per cercare di migliorarla sempre di più, cosa che tra l’altro Martina merita. Ovviamente ero ben consapevole che non avrei potuto conseguire un risultato “eclatante”, vista la mia età e la mia poca visibilità dal punto di vista professionale e sociale. E comunque mi sono impegnata per farmi conoscere, e sono stata molto contenta di aver ricevuto quei 61 voti, che possono sembrare pochi, ma che in realtà mi hanno inorgoglita perché mi hanno detto che ci sono state 61 persone che mi hanno dato fiducia nell’usare uno strumento così importante per la democrazia, il voto appunto”.
Ecco, proprio al riguardo della visibilità e dell'impegno politico, in questi giorni di campagna elettorale a livello nazionale, sono diversi i personaggi pubblici del mondo dello spettacolo, e non solo, che si stanno esponendo pubblicamente prendendo posizione dal punto di vista politico, utilizzando anche i social media. Cosa ne pensi?
“Penso che sia un diritto e anche un dovere di ogni cittadino quello di “esporsi”, in un certo senso. A maggior ragione per chi ha un suo seguito e una sua visibilità, purchè lo faccia parlando con cognizione di causa e cercando di dare delle motivazioni valide e non basate solo sulla simpatia o antipatia nei confronti di questo o quel politico. E’ importante spiegare il perché di alcune scelte, poi sta sempre al “pubblico” saperle interpretare e tenerne conto nel modo giusto. Anche usando i social media, che ormai sono uno strumento che abbiamo a disposizione e che ognuno è libero di usare come meglio crede. Anche per avere visibilità e far passare concetti importanti”.
In questo senso, c’è un libro o un film che ti sta particolarmente a cuore, o che comunque ti ha in qualche modo segnata?
“Un film che amo molto è ‘Il diavolo veste Prada’, perché che dà visibilità alle donne in carriera che hanno successo e che sono riuscite a ritagliarsi un percorso personale affrontando prove difficili e notevoli affanni”.
Sei molto determinata e sicura, nonostante la tua giovanissima età. Giusto per non fare nomi, cosa ne pensi di chi attraverso l’uso dei social si è creata un’immagine, e in alcuni casi anche un lavoro?
"Certamente ammiro e apprezzo chi sa utilizzare la tecnologia e i mezzi a disposizione di tutti per creare qualcosa di costruttivo. Fare marketing in maniera corretta e proficua, creando tra l’altro dei brand commerciali che sono delle vere e proprie aziende è molto positivo, anche perché genera posti di lavoro e benessere nelle famiglie coinvolte, producendo ricchezza e favorendo lo sviluppo economico di tutti".
Ma torniamo al concorso di Miss Sud e ai suoi aspetti. Cos’è per te la bellezza?
"Per me la bellezza non è soltanto l’aspetto esteriore, che naturalmente in un concorso del genere ha la sua rilevanza, inutile nasconderlo. Però non è certamente l’elemento principale che porta una persona a realizzarsi. La bellezza è anche il modo di essere, di rapportarsi al mondo, di avere qualità interiori da utilizzare, impegnandosi a migliorarsi ogni giorno, studiando e lavorando. Avere maggiore visibilità è ovviamente importante al mondo d’oggi, anche se credo che bisogna poi usarla al meglio, senza montarsi la testa né credersi migliori degli altri. Semplicemente, penso sia importante volersi bene e volere il bene di chi ci circonda".
E Martina Franca? Quanto bene le vuoi?
"Tantissimo! Martina è la mia città, e anche se adesso studio fuori, ci torno sempre e ci tornerò, anche prossimo, perché è qui che voglio costruire il mio futuro e realizzare i miei progetti. Amo molto l’arco di Santo Stefano, sia perché esteticamente lo considero molto bello, ma anche perché rappresenta l’accesso al centro storico, dove spesso mi “rifugio”, turista nella mia città, per respirare la meravigliosa storia del passato e immaginare un futuro che lo sia altrettanto. Il mio sogno è realizzare un brand che porti la moda del nostro territorio in tutto il mondo. E lavoro per realizzarlo!"
E noi non possiamo che augurarti che questo successo sia soltanto un punto di partenza per un futuro il più luminoso possibile.
"Grazie!"
Matteo Gentile