Il Politeama Verdi di Martina Franca ci accoglie nella sua area ristoro, il Cotidiano, che richiama un luogo di incontro, di tutti i giorni, che si ripete in rassicurante normalità. Ed è proprio all’insegna di una ritrovata normalità che il direttore del Verdi, Giulio Dilonardo, presenta alla stampa e alla città la prossima stagione teatrale che si aprirà proprio il 5 novembre prossimo con l’Hamlet, con Giorgio Pasotti, per la regia di Francesco Tavassi. Un classico sheakspeariano rivisitato, che promette soluzioni tecnologiche e scenografiche all’avanguardia, in un’operazione che si preannuncia interessante. Così come tutta la stagione si preannuncia ricca di opere di alto spessore culturale e teatrale, al di là dei pur importanti nomi in cartellone.
“Dopo un periodo molto particolare, e non stiamo a ricordare perché – dichiara Giulio Dilonardo – abbiamo intercettato nel pubblico una grande voglia di tornare a teatro, di assaporare il gusto dello spettacolo dal vivo che ci sta tanto a cuore. Per questo abbiamo voluto dare il via a una stagione teatrale completamente ‘privata’, in cui ci mettiamo tutto il nostro impegno e la nostra voglia di offrire una proposta di alto livello, confidando nella partecipazione di spettatori interessati e partecipi”.
È importante sottolineare, a tal proposito, che questa stagione teatrale è totalmente “privata” e non gode di alcun finanziamento pubblico, pur essendo moralmente appoggiata dall’amministrazione comunale. Alla conferenza stampa è infatti presente anche Carlo Dilonardo, neo-assessore alla creatività, che comprende anche lo spettacolo, il quale elogia il coraggio dell’omonimo Giulio (nessun rapporto di parentela, per inciso) nel fare cultura in un momento storico particolarmente delicato. Ci sarà anche una stagione teatrale pubblica, ma quella è un’altra storia che verrà annunciata in un momento successivo.
Terminata la prelazione da parte degli abbonati della scorsa stagione, da oggi stesso è aperta la vendita libera sia degli abbonamenti che dei singoli spettacoli. Si parte, come preannunciato, sabato 5 novembre con l’Hamlet, ispirato al classico di Sheakspeare, ma che si adegua ai tempi moderni raccontando vicende e stati psicologici di uomini di ogni età e ceto sociale, incapaci di reagire alle avversità che li hanno presi di mira, paralizzati in attesa di un evento che li strappi alla loro condizione e li faccia ripartire, animati dal desiderio di rivalsa verso la società che li ha declassati, la donna che li ha delusi. Si prosegue con Giampiero Ingrassia in “Doctor Faust e la ricerca dell’eterna giovinezza” (19 novembre); Milena Vukotic in “A spasso con Daisy” (3 dicembre).
Il 2023 riparte con Riccardo Rossi e il suo spettacolo “W le donne!” (15 febbraio); il “Poubelle” di Luca Lombardo (17 febbraio); e a chiudere il mese Marco Bocci con “Lo zingaro” (26 febbraio). Due spettacoli a marzo: Francesco Paolantoni con “O…Tello, O…io!” (7 marzo) e Yari Gugliucci (30 marzo); mentre Peppe Barra chiude la stagione con “Non c’è niente da ridere” (13 aprile). Un’offerta di alto livello, come già detto, che racchiude tanto classici nel senso stretto del termine, quanto opere più moderne ma ormai entrate nella tradizione teatrale, quale “A spasso con Daisy”, spaziando tra genere drammatico, commedie e comicità, sempre e comunque di qualità.
Per ulteriori informazioni, tel. 080.4805080, oppure email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. “Il teatro per la sua intrinseca sostanza è fra le arti la più idonea a parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della collettività”, affermava Paolo Grassi. Ed è questo l’invito del Politeama Verdi: il teatro per tutti, non solo come intrattenimento puro, ma anche e soprattutto come momento di aggregazione sociale e culturale, perché la cultura rende liberi. E la libertà genera la pace.
Matteo Gentile