«Era il pomeriggio del 28 agosto 2009 e con assoluta incoscienza stendevo a terra un tappeto, piazzavo un lume e un gradino di legno nero e dorato, infilavo il mio inseparabile impermeabile e tra gli sguardi increduli dei miei colleghi e del pubblico della strada, vendevo il mio primo pezzo di spettacolo con questa modalità, che chiamai barbonaggio teatrale», racconta Ippolito Chiarello. «Con la stessa incoscienza, con caparbietà e molta fatica ho realizzato in questi 15 anni la mia utopia: fare ogni giorno il mio lavoro, viverci e avere pubblico che mi ascolti. Ho continuato a viaggiare con questo progetto e raggiungere tante città e continenti. Il tempo mi ha portato a radicalizzare ancora di più l’esperienza e il palchetto me lo sono caricato sulle spalle, sono andato ancora più in profondità nelle storie che racconto e nella relazione con un possibile pubblico, informato della mia presenza, o semplice passante. Un teatro stabile che cammina sulle mie spalle». Da questa prima esperienza “solitaria” nasce dunque l’idea del “Barbonaggio Teatrale Collettivo”, una forma di teatro diffuso che abbraccia le comunità e diviene strumento di incontro reale, confronto e dialogo, al fine di suggerire una presa di coscienza rispetto al sistema teatrale per innovarlo dall’interno. È un modo per fare pubblicità al teatro. Ridare dignità a un mestiere, abituare le persone a dare un valore alla poesia, alle parole, alla scrittura, a sentirne veramente la necessità, il bisogno. «Con il Barbonaggio Teatrale Collettivo proponiamo ogni anno una festa diffusa del teatro, per ricordare che ogni artista è un lavoratore e che il teatro è un atto politico in quanto fondante della vita di ogni polis. Mai come in questo tempo è necessario ricreare una relazione sentimentale con i pubblici. Dialogare direttamente attraverso l’arte e nutrire l’anima».
Dal 2022, inoltre, il viaggio nomade in giro per il mondo di Ippolito Chiarello e della sua compagnia Nasca Teatri di Terra, ha trovato finalmente anche una vera casa in via Siracusa 28 nella Zona 167/B del Quartiere Stadio di Lecce. Nasca è, infatti, una delle associazioni alle quali, grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce, è stato assegnato un immobile al piano terra dei condomini di edilizia residenziale pubblica Arca Sud nella Zona 167/B del capoluogo salentino. Dopo aver avviato laboratori e attività per tutte le età, domenica 29 ottobre dalle 16 sarà presentata Unica - Fuoribordo, seconda stagione di teatro, musica, danza, mostre di Nasca con la direzione artistica di Ippolito Chiarello e Barbara Toma, sostenuta dal Comune di Lecce e, per la formazione, dalla Fondazione AMI Alta Mane Italia e sarà lanciata la campagna di tesseramento. Dopo il primo anno di rodaggio con una programmazione ricchissima e tanto pubblico di grandi e piccoli, lo spazio cerca di definire meglio il suo viaggio, quali punti fermi deve avere. Un luogo privilegiato per le esperienze “uniche”. Non essere semplicemente un nuovo spazio teatrale in città, ma diventare spazio di sperimentazione e di novità, offrire opportunità per artisti giovani e meno giovani che a volte non trovano casa.