La Casa accogliente di Lecce – Paolo Rausa

La Casa accogliente di Lecce – Paolo Rausa

          L’idea della Casa accogliente a Lecce, ai margini dell’urbanizzato, immersa nella campagna odorosa di prati in fiore e riarsa dopo la mietitura del biondo oro, che espone ai rischi del ri/morso della taranta, è molto suggestiva per molte ragioni. Innanzitutto per la sua collocazione geografica, nel Salento sitibondo e aspro, che ha trovato nel canto, nella danza sfrenata e nei ritmi musicali sincopati la sua più stravagante affermazione. Ogni cosa è illuminata e instabile qui. Poi perché la proposta arriva da Emanuela, un’artista leggera che usa il tratto della matita o l’onda dei colori per simulare storie, in genere d’amore, di desiderio, di cui sono piene le canzoni della pizzica. Emanuela è artista leggera e consapevole.   

          Emanuela ha vissuto qui fino alla maggiore età, poi è cominciata la sua odissea, il suo girovagare alla ricerca della ragione della sua inquietudine. Appena diciannovenne lascia il Sud, come tanti di noi, la sua casa sempre accogliente e il padre, partenza per il nord e poi tanti ritorni. Emanuela è grafica, illustratrice e realizza video racconti animati. La casa è eredità del padre Luigi. “Ho pensato tante volte alla possibilità di venderla, ma alla fine di tutto era ed è un dono di mio padre che non c’è più, e forse conservare e curare questa casa è anche un modo per vivere il tempo che non ho potuto condividere con lui”, confessa.  Ha vissuto tanti anni a Bologna, periodi a Milano, qualche anno ad Urbino, e delle brevi parentesi a Genova… “Il Salento, Lecce, rimane sempre la mia terra, la mia città e ne sono innamorata anche se a volte ho bisogno di andare, per lavoro sempre”, aggiunge Emanuela. Pian piano si è innamorata del giardino della casa accogliente e ha iniziato a curarlo. Conserva ogni seme di frutti e piante, osserva ogni giardino mentre gira per le città per scoprire nuove piante o per ammirare il loro piccolo ecosistema, sono le isole felici nelle città. “Il giardino è l’anima della casa accogliente, il respiro…”

          Da queste riflessioni e osservazioni nasce l’idea di recuperare la casa e di metterla a disposizione di quanti vogliono condividere con lei l’aria e la luce del Salento, il suo respiro intimo e profondo.  Come fare per ristrutturala? Attraverso il contributo singolo, individuale e libero. Uno scambio lo chiama, tra una quota versata e un prodotto tipico salentino o una permanenza più o meno lunga. Servono 10.000,00 €. Non sono tanti ma in tempi di crisi non è facile. “Ora voglio che questa casa accolga, anzitutto chi vuole esplorare la luce del Salento, che splende sulle nostre pietre, sulle campagne e sugli scogli marini. Quando la ristrutturazione sarà completa ognuno di voi sarà un piccolo "azionista", che potrà esservi ospitato sentendosi un po' a casa. I vostri animali sono i benvenuti.”, dichiara Emanuela, aggiungendo che aggiornerà i partecipanti postando immagini e informazioni sullo sviluppo del progetto, gli acquisti e le spese fatte, chiederà qualche consiglio e si augura che con un po' di fortuna diventerà una perfetta casa vacanze. Un piccolo B&B a conduzione famigliare.

          La casa ha molti anni e racconta di una Lecce che non c'è più. Lontana dalle cartoline del centro storico, ma fatta di giardini segreti e di quel tocco vintage che aggiunge curiosità e mistero. Qui ha ritrovato pace Emanuela, dopo tanto girovagare. “Quello che faccio non ha mercato al Sud, la mia passione, il mio lavoro è animare, disegnare, dare vita con vecchie matite o in digitale a mondi che si muovono in una realtà parallela e creare oggetti, cavallucci a dondolo con l'antica tecnica della cartapesta.” Confida che ha accolto in pegno la casa come luogo di memoria e di vita vissuta ma negata con il padre, ora che non c’è più. “Ora la casa aspetta solo di prendere forma, così da poter accogliere voci, vita, pensieri, suoni e odori... che diventi parlante, mescolando echi del passato e risa del presente.” Nel giardino lussureggia una grande palma ormai trentenne, casa di api e farfalle, un pitosforo e un oleandro dai fiori fiamminghi, un caprifoglio, fiori d'angelo, alberi da frutta che hanno raggiunto i vecchi, nati da vecchi semi. La casa è composta da una cucina che si affaccia sul giardino, una camera da letto matrimoniale e una stanza grande dove lavorare, leggere, dormire, ascoltare musica o fare quel che più piace. Un bagno con una bellissima vasca. Emanuela ringrazia per il tempo che si dedicherà anche solo nel leggere questo piccolo progetto di casa accogliente. La somma prefissata di 10 mila euro permetterà di completare la ristrutturazione.

Per info: https://www.produzionidalbasso.com/project/la-casa-accogliente/, www.orticaink.com                                                        

Paolo Rausa

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