Critiche pentastellate giungono alla Regione Puglia anche per le questioni connesse all’ecotassa e all’aliquota applicata dallo stesso ente locale nei confronti dei Comuni. A parlarne, in una nota, il consigliere M5S alla Regione, Antonio Trevisi.
“Sulla questione ecotassa la Regione continua a non dare immediato adempimento a quanto stabilito dai giudici e previsto dalla legge e sembra quasi cercare di evitare, con cavilli burocratici, l’impegno assunto in Consiglio regionale in seguito all’approvazione della nostra mozione a prima firma della consigliera Di Bari” – si legge nel comunicato diramato nelle scorse ore. Una nota pubblicata, come si legge nella stessa, “in seguito alla pubblicazione del decreto del TAR di Lecce che ha accolto la richiesta cautelare formulata unitamente al nuovo ricorso proposto dai Comuni, sospendendo per i Comuni ricorrenti il pagamento nella misura richiesta dalla Regione e ha fissato l’udienza del 26 maggio per il prosieguo del giudizio.”
Una giunta pugliese, dunque, che non rimborsa le somme versate dai Comuni dal 2014 al 2019, che Trevisi sottolinea come siano state versate “indebitamente”. In più, la giunta che richiede – prosegue la nota dello staff pentastellato – “che siano i gestori degli impianti, soggetti passivi d’imposta, a quantificare l’importo delle maggiori somme eventualmente versate alla Regione a titolo di ecotassa.”
“Come se non bastasse, in sede di determinazione del tributo per il 2020, la Regione continua a perseverare nell’errore applicando l’aliquota massima del tributo”, oltre a – continua Trevisi – “subordinare il riconoscimento della premialità alla dimostrazione da parte dei Comuni che le operazioni alle quali sono sottoposti i rifiuti rispondono alle finalità di riduzione e recupero dei rifiuti prescritte dalla legge”. Anche se gli impianti sono stati già giudicati conformi.
Secondo il consigliere pentastellato: “La Regione avrebbe potuto condurre questo accertamento già in fase di determinazione del tributo. Questa posizione appare ancora più paradossale alla luce della mozione approvata in consiglio regionale con la quale abbiamo impegnato la Giunta, per evitare disparità di trattamento, a riconoscere a tutti i Comuni pugliesi l’aliquota minima laddove sussistano le medesime condizioni che si sono verificate presso i Comuni ricorrenti.”
“Riteniamo - chiosa Trevisi - che l’ecotassa sia un tributo in grado di responsabilizzare Comuni e cittadini spingendoli verso percentuali sempre più alte di raccolta differenziata, inoltre con il suo gettito si finanziano numerose misure volte alla tutela dell’ambiente e alla riduzione della produzione dei rifiuti, ma la Regione non può usarla solo come uno strumento per fare cassa: deve mettere a disposizione dei Comuni l’impiantistica necessaria dove conferire le diverse frazioni e deve applicare il tributo nel rispetto della normativa vigente”.
Una questione anche economica per il presidente Emiliano e l’Assessore Steo, che potrebbero correggere ancora la loro linea d’azione, oltre all’annosa questione smaltimento rifiuti nella sua gestione complessiva.
Massimiliano Lorenzo