Nuovo appuntamento con la lista “Lavoro Ambiente Costituzione”, presentata alle elezioni regionali che si svolgeranno nei prossimi domenica e lunedì. Il collegio leccese della lista social-comunista ospiterà il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, a sostengo del candidato presidente Nicola Cesaria e della capolista Ada Donno.
L’incontro pubblico si svolgerà nuovamente alle Officine Culturali ERGOT in piazzetta Falconieri, a Lecce, giovedì 17 settembre, dalle ore 18. Per “Lavoro Ambiente Costituzione” sarà questa un’altra occasione, oltre che per ribadire le proprie posizioni, anche per sostenere il convinto “no” al referendum per il taglio dei parlamentari, da parte di candidati e sostenitori. E ancora – sostengono i promotori della lista rossa pugliese – “è un rifiuto a questa scellerata riforma costituzionale per difendere la democrazia e la rappresentanza. Perché servono migliori rappresentanti, non meno rappresentanti”.
Ma vediamo alcuni punti del programma proposto da “Lavoro Ambiente Costituzione”, che saranno trattati più diffusamente in un altro spazio di Venti di Ponente. Dagli impegni presi nel documento reso pubblico dai sostenitori della lista social-comunista pare chiaro, sin da subito, la sfida al sistema attuale e alla grande accumulazione del capitale. Infatti, già nelle prime righe si apprende del fermo sostengo alle resistenze movimentiste anti-razziste, quelle contro il gasdotto Tap e l’appoggio ai gruppi per la difesa dell’acqua pubblica. Interessante soffermarsi, poi, nel tempo delle multinazionali e dei grandi centri commerciali, sull’interesse e l’impegno social-comunista per quelle economie locali, alternative e solidali, non legate necessariamente al mercato, ma che, magari, un “mercato” se lo creano. Ed una tale impostazione non può che tenere conto anche delle forze illegali che muovono, per esempio, il comparto agricolo, come il caporalato e le mafie. Proprio per questo, si legge nel programma: “Lavoro Ambiente Costituzione si impegna a lottare contro lo sfruttamento delle donne e degli uomini che lavorano i campi, contro le stesse agro-mafie, che dettano i prezzi anche ai piccoli commercianti".
Nel documento di una lista social-comunista non potevano certo mancare le grandi lotte ideali, che accompagnano la storica rivendicazione novecentesca della redistribuzione della ricchezza. Scorrendo, infatti, i punti del programma diffuso troviamo l’antifascismo e la ricerca di una democrazia sostanziale e realmente rappresentativa, il diritto alla salute come quello alla conoscenza, ovvero all’istruzione. In questa occasione più che in altra, data la concomitanza delle Regionali e del Referendum costituzionale, un punto di analisi e proposta non poteva non essere riservato al rispetto dei principi sanciti nella Costituzione repubblicana nata dalla resistenza.
In fine, da uno sguardo alle parole scritte sul documento programmatico possiamo ritenere questa una forza dinamica, a tratti idealista ma che sembra tenere il punto della realtà. Di certo, tuttavia, per poter sperare in un risultato importante sostenitori ed elettori di questa lista dovranno ancora lavorare e mostrarsi futuribili, per non dare l’impressione di essere un mero cartello elettorale, di nuovo.