Guanti e mascherine sono ormai divenuti nostri compagni, in queste emergenza sanitaria, nella quale tuttavia gli atteggiamenti civili non hanno prevalso. E in effetti, sono in tanti quelli che abbandono questi dispositivi di protezione per strada e per terra, senza utilizzare i contenitori pubblici per i rifiuti. A farlo presente è direttamente il Sindaco Carlo Salvemini, che nelle scorse ore si è rivolto ai suoi concittadini attraverso le sue pagine social.
Giovedì scorso, in un post, secco e succinto, Carlo Salvemini scrive: “Non è necessario che un sindaco emani un’ordinanza contro l’abbandono di guanti e mascherine per le strade” – in quanto – “l’abbandono indiscriminato di rifiuti è già sanzionabile dalle forze di polizia locale e dalle forze dell’ordine” ha sottolineato il sindaco leccese. Nonostante gli sforzi profusi dall’amministrazione comunale in questa pandemia, infatti, Salvemini ricorda come non sia possibile, per le autorità e le forze dell’ordine locali “trovarsi contemporaneamente ad ogni angolo di strada o davanti a tutti i locali, i supermercati, gli uffici per tenere d’occhio i comportamenti di ciascun cittadino.”
Ed è proprio ai cittadini leccesi e a chi vive il capoluogo salentino che Carlo Salvemini ha voluto ricordare che proprio gesti come l’abbandono di rifiuti mettono “a rischio la salute pubblica oltre che il decoro degli spazi pubblici, che sono la nostra casa.” – si può leggere nella nota social del Sindaco. D’altro canto, Salvemini mette in luce che non pochi cittadini, proprio sui social, mettono in evidenza l’indignazione di fronte a tale scempio di civiltà. In definitiva è bene che si tenga presente che la differenza di cultura e civiltà sta proprio nella forma, che di frequente coincide con la sostanza. Proprio rispetto a tutto questo e riferendosi a chi si rende protagonista di gesti come l’abbandono di rifiuti, che l’inquilino di Palazzo Carafa ha voluto concentrarsi e sottolineare: “è una vergogna compiere queste azioni” – si legge sulla pagina personale di Salvemini.
Nella conclusione del suo scritto, poi, Carlo Salvemini non usa giri di parole: “Noi [dell’amministrazione, ndr], con gli strumenti di controllo a disposizione del Comune, ogni volta che sarà necessario, faremo in modo che chi se ne rende protagonista possa avere l’occasione di pentirsene.” Anche questo, insomma, un tentativo di ricordare a tutti i propri doveri civici, nei confronti degli altri cittadini e dell’amministrazione comunale, che ha regolamenti e mezzi per poter intervenire e far rispettare il decoro urbano.