In qualche modo, proprio in questo tempo in cui l’inverno si fa più “duro”, mentre transitiamo in prossimità dei giorni detti “della merla”, quelli solitamente più freddi dell’anno, quelli in cui la Natura ci costringe a “ripiegarci” nelle nostre case, in noi stessi, potrebbe sembrare paradossale ospitare Giuseppe Greco nella nostra oramai nota Rubrica, Versi & Contro-Versi. Eh sì, perché la poesia di Giuseppe Greco -nota da più di un ventennio e pluripremiata- con tutte le forme retoriche disponibili, intinge alla Natura, quale manifestazione che desta stupore e meraviglia, incanto, causa efficiente dell’espansione del nostro sentire e dei nostri sentimenti. Lui, Giuseppe, riesce sempre a dare le giuste parole ai moti dell’animo di molti di noi, mentre contempliamo, osserviamo, ci dissetiamo alle visioni maestose che offre la Natura.
E forse, proprio in questo tempo in cui la Natura è più avara, in avaria per l’appunto, e ci costringe “all’angolo”, a tenere gli occhi bassi, quasi chiusi, bisogna riuscire a guardare oltre. E qui, la poesia di Giuseppe Greco, quale metafora del trionfo della Natura, Madre possente e splendida, ci viene in soccorso. Tra le altre, quella di Greco è una poesia lontana dalla sofferenza, lontana dai tempi moderni, distante da ogni forma di lamento: è poesia, la sua, nella quale tramuta le meraviglie della Natura in elementi visivi della parte più bella dell’Uomo, quella più nobile, quella più armoniosa e solare.
È poesia, ancora, pertinente all’Uomo del Sud. Non a caso Giuseppe, di origini parabitane, vive e lavora da sempre nel Salento, nel suo Salento che è stato in grado di offrire alla sua penna, con in suoi scenari spesso senza tempo e che potrebbero essere definiti dei meta-luoghi, tutti i colori per le sue poesie.
In sintesi, la poesia che oggi Giuseppe propone definisce proprio l’angolazione nella quale si esercita con la penna e con i versi. E qui mette in luce tutta la tensione per la sua musa, la Natura, che lo porta a danzare con essa in uno scenario in cui presente, passato e futuro si fondono e confondono…verso l’eternità.
Rosanna Gobetti
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LA POESIA
Il sole tra le stelle
fino a sera dipinge la bellezza
del mare
l'aria e la terra
nel silenzio del cuore
attraversano la sua luce
la poesia aspetta
la penna che disegni le parole.
Giuseppe Greco
Nota: le immagini qui proposte sono particolari di trompe l’oeil realizzati da Giuseppe Greco