Se non in questo, di sicuro interesse, per chi in Puglia abbia in programma escursioni fuori porta nei prossimi week end, è la visita della Chiesa di San Vito a Calimera (soprattutto in questo tempo di Pasqua!) nella quale si fondono e confondono, si stratificano strutture architettoniche megalitiche, cristiane e moderne.
Molti pensano che la cultura megalitica sia questione superata, archeologica, appartenente al passato, un passato che mai più ritornerà, senza considerare le imperiture e ferree leggi dell’aggregazione umana, che si ritrovano sempre uguali a se stesse in qualsiasi Civiltà: nascono con l’Uomo!! Sicché, nella sostanza, bisognerebbe considerare attuale anche la Civiltà Megalitica, soprattutto se si tiene presente quanto affermato dal raffinato e sottile storico, Marc Bolch nel suo Apologie puor l’historie, pubblicato postumo, nel 1949. Che poi tutte le Civiltà che si sono succedute hanno avuto come atteggiamento comune e dominante il “cancellare” quella che le precedevano, non significa che tutte siano tra loro intimamente slegate, risultando invece nel complesso incatenate da eterni e indelebili minimi comuni denominatori.
D’altro canto, noto è che la Civiltà Cristiana abbia eretto molte delle sue strutture di culto sui templi pagani di epoca romana, dei quali sono rimaste poche tracce. Rispetto, invece, alla cultura megalitica, il suo atteggiamento prevalente è stato quello di cristianizzare le strutture di “Pietra”. In Puglia, una delle regioni più importanti per presenza di strutture megalitiche, dopo la Sardegna, spesso queste sono state corredate da simboli cristiani. E così è facile imbatterci in Menhir e dolmen surmontati da croci e simboli correlati.
Espressione di grande rilievo, ma meno nota della cultura megalitica sono le Pietre Forate, che nel Salento se ne possono trovare diverse. Un caso a sé è, però, la Pietra Forata di Calimera, perché integrata nella Chiesa di San Vito. Anzi, pare che la Chiesa sia stata volutamente costruita attorno alla particolare Pietra. Qui, durante il Lunedì dell’Angelo dopo il giorno di Pasqua, molti sono coloro che si cimentano ad attraversarla, strisciando, in quanto, nella credenza popolare, il riuscire in tale operazione produce effetti salutari e curativi.
Ancora oggi, non si conoscono esattamente le funzioni e i motivi delle Pietre Forate. Tutto lascia pensare che siano delle strutture poste per riti di iniziazione, per delle vere e proprie prove di idoneità ad accedere in gruppi o ad alcuni saperi nascosti.
Di certo, tuttavia, la Pietra Forata di Calimera nella Chiesa di San Vito richiama alla Nostra “Porta Stretta”, attraversare la quale è, ed è sempre stato, questione di massima difficoltà: sintesi, forse, di tutta la Cultura Cristiana e da qui di tutta la Cultura, in genere…Una Pietra, insomma, senza Tempo, perché valida oggi, ieri e anche domani….nonostante i grandi progressi della Scienza e della Tecnologia. Una Pietra in definitiva sintesi del Sistema Civiltà, qualunque esso sia, e proprio per questo, simbolo e strumento valido anche per la Nostra …e per quelle che verranno…
E.I.