C’è un’antica ricchezza culturale che caratterizza la città di Martina Franca. Tra il bianco della calce di mura e vicoli del centro storico, tra portali di case e chiese barocche, filari di vigneti e ulivi che si alternano ai trulli della Valle d’Itria, l’arte della sartoria è stata e rappresenta ancora un elemento fondante della società. L’antica tradizione sartoriale martinese si rinnova e scopre nuove frontiere, e in questo solco di ricerca del moderno tenendo ben ferma la tradizione si inserisce l’attività di Giuliet françoismarie, giovane stilista che propone dal 16 al 30 settembre l’allestimento “Arte, moda, bioetica” nelle sale espositive della “Casa delle Arti”, in via Arco Casavola, 8, nel cuore del centro storico di Martina Franca.
Si tratta di una mostra accolta con entusiasmo dall’Associazione “Riflessi d’Arte” nel proprio percorso culturale che vuole dare alla città e ai visitatori la possibilità di fruire dei più disparati contenuti artistici. Giuliet françoismarie propone un vero e proprio allestimento artistico nel quale propone due chiavi di lettura: Metempsychosis e Interessere. “Metempsychosis viaggia nell’eternità e nell’imperfetto dualismo tra materiale e spirituale –spiega Giuliet-
Memorie di volti e date di nascita e di morte trasmigrano da un corpo all’altro attraverso ‘Gli abiti dell’anima’. Mentre il concepimento prende forma con microsculture di ovuli e spermatozoi, una linea continua e discontinua spezzata dalla metempsicosi, traccia il nostro lungo cammino nel ciclo infinito fra la vita e la morte”. L’arte e moda bioetica di Giuliet françoismarie è “interessere”: interconnessione tra uomo, terra e universo. Il suo “abitare” diventa espressione di una ricerca biologica sull’energia della natura e i suoi estratti. Il pigmento di un fiore, un animale o un minerale è vibrazione per la nostra anima. Il processo alchemico degli elementi naturali e la geometria sacra si trasformano in rituali nei quali prende forma una materia sensibile, eterea e intelligibile da lei definita “involucro energetico”. Nata nel 1990 a Martina Franca, Giuliet è figlia di due artigiani della moda che le tramandano sin da piccola la passione per i tessuti. Il suo nome d’arte è pertanto l’evoluzione di una passione familiare, la storia di Giuliet, Francesco e Maria (da cui françoismarie). “Da bambina amavo accarezzare i tessuti nella sartoria dei miei genitori – racconta Giuliet – e mentre vestivo le mie bambole con gli scampoli rimasti, ascoltavo il suono delle macchine da cucire. Mi piaceva disegnare abiti fluttuanti su donne eleganti e mia madre mi assecondava nella creazione insegnandomi a cucire a mano”.
Nel 2017 si diploma con lode in Fashion Design all’Accademia di Belle Arti di Roma presentando un progetto di tesi sperimentale in cui parla di spiritualità nella moda. Collabora come designer nell’industria della moda e allo stesso tempo prosegue negli studi e nelle sue sperimentazioni. “Il rientro nella mia terra, il contatto con la natura e le discipline olistiche mi stimolano verso una nuova forma di ricerca artistica specializzandomi nel biodesign”. Nel 2022 fonda la MODA BIOETICA e lo Studio Biodesign lanciando il marchio GIULIET FRANÇOIS MARIE® con il quale crea la sua collezione d’esordio. Gli abiti energetici diventano così il presupposto per un nuovo minimalismo bioetico concettuale che vede l’uomo riconnettersi con la natura e le alte vibrazioni del cosmo. A Gennaio 2023 ritorna sulla passerella della Roma fashion week con la collezione Interessere, a Marzo, a Parigi con l’esposizione Premiere Classe.
In questa sua esposizione, la cui inaugurazione avverrà sabato 16 settembre alle 19.00 (ingresso libero) nelle sale della Casa delle Arti, come detto, in Via Arco Casavola 8 a Martina Franca, il visitatore potrà toccare con mano e vedere da vicino alcune installazioni che caratterizzano il concept che Giuliet intende perseguire.
“Gametes” sono delle sculture in silicone realizzate nei laboratori dell’Accademia di Belle Arti di Roma. E le spalline di Giuliet françoismarie sono una rappresentazione tangibile dell’arte bioetica. L’artista applica i suoi “gametes” sul suo abito Metempsychosis esprimendo il concetto di spiritualità nella moda. Le fotografie di Metempsychosis sono state scattate a Villa Ada (Roma) nel tempio di Flora, un’antica struttura abbandonata nel cuore del bosco.
Partendo dalla considerazione del fatto che l’industria della moda sia il secondo settore, dopo quello petrolifero, più inquinante al mondo, Giuliet françoismarie prevede nuovi paradigmi per il settore: portare la bioetica nella moda di lusso. La pigmentazione vegetale sul capo offre non solo beneficio olistico al corpo e allo spirito ma risulta anche essere un ottimo fertilizzante per la terra durante lo smaltimento. Questo permette di creare un ecosistema circolare diminuendo l’impatto ambientale. Inoltre, la visione di Giuliet françoismarie è creare partnership con aziende agricole pugliesi nella coltivazione di piante officinali tintorie e fibre vegetali innovative, garantendo così un processo produttivo a km 0.
Appuntamento dal 16 al 30 settembre 2023 a “Casa delle Arti”, Via Arco Casavola, 8, Martina Franca, ingresso libero ogni giorno dalle 19.00 alle 21.00
Matteo Gentile