Il Salento a Due Voci, guida emozionale, dopo Milano a Salve e ad Acaya per la presentazione

Il Salento a Due Voci, guida emozionale, dopo Milano a Salve e ad Acaya per la presentazione
          Dopo il battesimo di fuoco, si fa per dire, della presentazione de Il Salento a Due Voci, questa guida emozionale, come viene definito dalle stesse autrici, presso la Casa delle Associazioni del Municipio 1 di Milano, ospiti della Associazione Regionale Pugliesi, il 12 febbraio u.s., il libro ritorna fra i luoghi natii. A Salve, ridente cittadina del Capo di Santa Maria di Leuca, de finibus terrae, dove i salentini – come scrive Bodini, fanno ritorno dopo morti con il berretto in testa – è uno dei borghi più belli d’Italia, e al Castello di Acaya, un maniero e una città rinascimentali costruiti per rinsaldare il fronte sud del vasto impero di Carlo V.
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     Non è forse un caso se questo libro, che è una guida emozionale, così definito dalle autrici, parta da due luoghi del cuore scelti tra i mille che popolano il Salento o Messapia – ricordiamolo – terra in mezzo al mare – come una nave che punta la prora inesorabilmente verso il mare rischiarato dal faro della estremità dell’Italia, dove la leggenda colloca gli amori di due fanciulle trasformate nelle onde dei due mari, l’Adriatico e lo Jonio. Il Salento, così come descritto dalle due autrici Rosanna Precchia con lo sguardo del nord e Carmen Mancarella con quello del sud, della padrona di casa, è una visione dell’anima, che intreccia uomini e profeti, paesaggi e poesia, cibo di nutrimento dei corpi e delle anime.
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      Lo si vede nelle manifestazioni o sagre che persistono nonostante i secoli come testimonianza di uno spirito indomito che ha subito nel corso del tempo le scorrerie di popoli venuti dalla terra e dal mare, ma ha saputo assimilarli e farne diventare crogiuolo di cultura e civiltà. Lo si vede nelle strutture e negli edifici militari e civili, le ville, le chiese, i castelli, i borghi con le stradine che serpenteggiano fino ad arrivare alla piazzetta dove tutta la vita sociale e religiosa si sviluppa/va. Qui c’erano monaci sapientissimi, scrive ancora Bodini ne La Luna dei Borboni. E’ molto complicato far confluire questa bellezza in un libro.
     E’ possibile solo se si ama il Salento di un amore particolare, se lo si ha nell’anima come Carmen o lo si acquisisce una goccia per volta come ha fatto Rosanna. E ce lo presentano qui, con le loro suggestioni, vivificato dalle loro emozioni che diventano le nostre dopo una attenta lettura o una degustazione o una visita facendosi guidare dall’istinto o dal profumo della malvarosa, come scrive Maria Corti nel romanzo L’Ora di tutti, alludendo alle vicende di Otranto che si opponeva con coraggio e con la fede all’assedio dei turchi.
     Il libro è provvisto anche di un apparato fotografico con il Qr code, per seguire storie, feste, sagre, e le luminarie, architetture effimere le definisce Tito Manlio Altomare nel suo bel libro Puglia in festa. Presentazione sabato 4 marzo ore 18,30, Sala Congressi del Comune di Salve (Le), in via Roma; domenica 5 marzo ore 18,00 Sala Convegni Castello di Acaya (Le). Finito di stampare nel mese di febbraio 2023, Mancarella Editore, Cavallino (Le), pp. 159, € 25,00. Info:
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