In nome dell’arte e della vita che deve riaprire! Questo il senso dell’iniziativa che si svolgerà domenica 14 giugno p.v. a Le Stanzie di Supersano (Le), una poderosa masseria cinquecentesca situata in una zona ‘strategica’, nel cuore del Salento si dice. Nel suo omphalós, l’ombelico del mondo, il suo centro pulsore geografico e agricolo, in quello che ora è il Parco dei paduli, un’ampia foresta planiziale, di cui alla celebre canzone “Lu rusciu de lu mare”.
Qui dagli anni ’80 è attivo l’Agriturismo Le Stanzie, da stanziale, edificato dopo la presa di Otranto da parte dei Turchi e la reazione dei locali dopo lo smacco subito, segno di consapevolezza che esiste da allora un’anima salentina, come sosteneva il compianto Donato Valli.
Ci si vede domenica 14 giugno fin dal mattino per partecipare ad una festa della riapertura, un inno alla vita e al sole che rappresentano l’energia vitale. L’ispirazione è nata dalle opere di una pittrice di fama, Maria Lia (1919-2013), sarda dell’Ogliastra, che come gli operatori salentini affondava la sua opera nella tradizione e nei miti. Sono questi che si cercherà di mantenere vivi in questa giornata dedicata oltre che al sole, anche alla terra, con la degustazione dei suoi prodotti e i laboratori per realizzare la pasta fatta in casa con le farine di produzione locale e per estrarre dal latte il formaggio, le opere della tessitura, per configurare la trama di uno sviluppo messo in seria difficoltà dal coronavirus e la musica della taranta, la pizzica, che ricorda il ri/morso d’amore. Anime della giornata Paola Bisconti e Federica Fersino. È previsto al termine della serata, all’imbrunire, un omaggio poetico al sole cadente. Durante l’occasione, con poesie e brani che rievocano mondi iperurani collegati alla nostra cultura ancestrale e attuale. Per partecipare alle attività e al pranzo è indispensabile prenotare al numero 320 7728503. Per info e prenotazioni alla Stanzie contattare il tel. +39 0833 632438. Orari: 09:30-13:30; email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Paolo Rausa