Lo scorso giovedì 9 dicembre 2021, nell’Aula Consiliare del Comune di San Pietro Vernotico (Br), è stata presentata l’autobiografia di Mario Piarulli: “Il racconto dei miei cento anni” pubblicato per le edizioni L’Officina delle Parole e organizzato dal Caffè Letterario di San Pietro Vernotico, con il patrocino dell’omonimo Comune e la partecipazione straordinaria degli alunni della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Ruggero De Simone”.
L’applauso di benvenuto che tutto il pubblico ha riservato all’ingresso dell’autore “il Signor Mario” basterebbe per raccontare tanto del significato della presentazione del suo libro a San Pietro Vernotico, perché è stata, al di là di ogni considerazione e nelle parole di Pompea Vergaro, che ha condotto la serata “un confronto generazionale senza precedenti e una occasione di crescita e arricchimento personale per tutti i presenti.”
Sicuramente, giovedì scorso, si è assistito ad un momento unico nel suo genere ed emozionante, al punto che anche l’autore, oramai ultra centenario, a volte, sembrava quasi aver perso le parole davanti alle domande molto motivate che i ragazzi gli rivolgevano emozionati e pieni di curiosità e ammirazione.
“Il Signor Mario” di fronte a tanto fervore ha mostrato un certo stupore per il fatto così tante persone potessero essere interessati alle sue parole, ai suoi pensieri, frutto ovviamente di esperienze e ricordi vissuti a cavallo tra due secoli al punto che, divertito, mi ha chiesto il motivo di così tanto interesse.
Un pubblico, in definitiva, desideroso ed interessato al suo lunghissimo corso di vita, che restava ammirato, superata l’iniziale emozione, dal racconto dei momenti della sua esistenza, tra la povertà, la guerra, il boom economico sino ai nostri giorni, restando il fatto che la risposta più significativa alle sollecitazioni dei ragazzi è stata quella in cui “il Signor Mario” ha puntualizzato: “Tutti i momenti vissuti nel corso della nostra vita meritano la stessa considerazione!” Ad ogni modo, il tema della guerra è rimasto, naturalmente, centrale nelle domande degli alunni ma non è passata inosservata nemmeno l’importanza della famiglia.
In tutto questo, sua moglie Laila, mentre "il Signor Mario" parlava, lo osservava restando al suo posto, ma non smettendo mai di incoraggiarlo con lo sguardo pieno di affetto. Lo stesso affetto che li unisce da così tanti anni. Un legame che si intreccia con la fede Baha’ì, senza la quale non si sarebbero potuti incontrare, come hanno raccontato insieme, quasi fossero ancora mano nella mano.
Ma c’è di più. La signora Laila, di origini egiziane, rivolgendosi agli alunni che la ascoltano divertiti, grazie alla spiccata ironia che la contraddistingue, ha marcato con forza, avvalendosi di alcuni esempi che, le frontiere che dividono gli esseri umani sono solo mentali.
Insomma, una serata indimenticabile. Sono seduto accanto a lui quando al termine della presentazione tutto il pubblico gli corre incontro per scattare una foto in ricordo di “un pomeriggio speciale” uno di quei pomeriggi preziosi perché è rarissimo vedere un uomo della sua età con quella luce dentro negli occhi, ancora capace di sorprendersi di quanto la vita gli possa ancora regalare, mentre sullo sfondo un’immagine ci ricorda lo spettacolo irripetibile a cui tutti abbiamo assistito, ovvero quell’incontro tra generazioni così distanti e differenti tra loro, che mai si sarebbero avvicinate se non esistessero i ricordi e i libri che li contengono.