NOI INARRESTABILI ....come ci siamo presi il mondo - di Paolo Rausa

NOI INARRESTABILI ....come ci siamo presi il mondo - di Paolo Rausa

           Quel “noi inarrestabili” gonfia di orgoglio e allo stesso tempo mette i brividi. Soddisfatti del nostro viaggio.

“Che ridi? - dice il poeta latino Orazio in una Satira - è di te che stiamo parlando…” come genere umano. I salti della storia, i progressi inenarrabili, le condizioni di precarietà, un mondo ostile, la mancanza di tutto, eppure… Eppure il genere umano ha saputo trasformare il mondo, conquistarlo pezzo dopo pezzo, vita dopo vita, degli altri, specie affini come i Neanderthal, e gli animali, i mammut, e la natura trasformata a nostro piacere, secondo il nostro arbitrio. “Abbiamo sospinto indietro persino il mare” – rincara la dose il filosofo Seneca – Dovunque il litorale si incurverà in qualche insenatura, lì getterete subito le fondamenta!”.

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           La metriotes e l’autarkeia oraziane trovano eco in questi pensieri che Seneca scrive al giovane Lucilio. Come fa Yuval Noah Harari che dopo aver affrontato in una serie di saggi, in Sapiens. Da animali a dèi, Homo Deus, 21 lezioni per il XXI secolo e il graphic novel Sapiens, ora con questo saggio epico illustrato si rivolge ai giovanissimi, dai 9 ai 99 anni dice, per narrare le nobili gesta del genere umano alle prese con le difficoltà della vita a cui seppe rispondere grazie all’ingegno, a differenza di tutte le altre specie viventi. Siamo narratori: è questa la differenza con gli altri. Abbiamo saputo raccontare delle storie convincenti intorno a cui costruire comunità di credenti, non solo religiose. Concetti quali autorità, potere, razza, hanno dovuto avere il supporto di un racconto credibile, che ha dato vita a figure riconosciute, come il re o il sacerdote, meglio lo sciamano, intorno a cui consolidare le nostre convinzioni, disposti a lottare per affermarle.

           Altro elemento essenziale dello sviluppo umano è la scoperta e la necessità della collaborazione. Solo mettendosi insieme e unendo le forze è possibile averla vinta sui pericoli che incombono nella foresta, durante le notti buie e fredde, costituendo dei clan che si prendono cura degli altri, ripartiscono il lavoro, si organizzano, affrontano le bestie feroci e dalla grande mole sino alla loro completa e inarrestabile estinzione. Non è stata solo la glaciazione a far scomparire del tutto i mastodontici mammut e i diprotodonti, ma la continua espansione del genere umano che ha prosciugato nella lunga e inarrestabile marcia i continenti, illesi fino a che la sua presenza “organizzata” non ha fatto piazza pulita, dall’Africa all’Europa, all’Asia, all’Australia e infine nel continente americano. Un cammino che si è giovato di scoperte sensazionali, addomesticamenti, controllo dei cicli riproduttivi delle piante, la disponibilità del fuoco per tenere lontani gli animali notturni e riscaldarsi ma soprattutto per cuocere i cibi.

        E’ stata veramente una marcia trionfale, ma non tutto brilla a quanto sembra. Lo dimostrano i grandi problemi in cui versa l’umanità, tuttora irrisolti, e la continua dissacrante opera distruttiva di chiunque non stia alle nostre regole, di Sapiens, animali o vegetali che siano.  Noi inarrestabili, eppure ora o mai più serve un freno alla nostra attività smodata, che sta causando seri rischi al pianeta.

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       Corredata dalle illustrazioni sapienti e ironiche di Ricard Zaplana Ruiz, questa nuova avventura editoriale di Harari mira alla consapevolezza per fare chiarezza su chi siamo, come siamo arrivati a questo punto e come invertire la tendenza in atto e cambiare gli stili di vita. Si saprà smentire Sapiens o continuerà nel suo folle volo? Giunti Editore S.p.A/Bompiani, 2022, pp. 165.

Paolo Rausa

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