L’antico fenomeno culturale salentino del Tarantismo avrà il suo primo museo storico, a Melpignano. Quel connubio di musica, danza e lotta sociale troverà il suo compimento storico-artistico nella città della “Notte della Taranta”, quel famoso evento che tutti gli anni si svolge a Melpignano, appunto, e che accoglie migliaia di appassionati e curiosi, dal Salento e tutta Italia, ma non solo. Questo pezzo di storia, potrà essere ammirato dal prossimo lunedì, 10 agosto, quando verrà aperto al pubblico nel giardino del Palazzo Marchesale di Melpignano, con un evento pieno di figure autorevoli ed istituzionali. A spiegare l’importanza dell’evento e del Museo è stato proprio il Comune di Melpignano, che nella sua recente nota stampa sottolinea quanto segue:
“Il primo museo al mondo sul Tarantismo sarà inaugurato lunedì 10 agosto, ore 20.00, a Melpignano. Circa cento opere, alcune rarissime, tra cui libri, incisioni e oggetti, saranno esposte al pubblico, tutte assieme per la prima volta, nel Palazzo Marchesale di Melpignano. Le opere provengono dalla prestigiosa collezione del danzatore étoile Toni Candeloro.
Candeloro maturava da tempo l’idea di costituire un museo sull’ancestrale danza della Taranta. Oggi è stato possibile realizzare questo straordinario progetto grazie anche alla forza e lungimiranza di Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano, che ha colto l’importanza e il valore storico-culturale della collezione che Candeloro offre ai melpignanesi, ai salentini e a tutti coloro che amano il mondo della Taranta.
Il museo costituisce un notevole passo in avanti nella scrittura della storia del Sud Italia e in particolar modo della Grecìa Salentina. Federica Tornese, storica del costume, ha curato il percorso e l’allestimento museale, in collaborazione con l’architetto Maddalena Cotardo. Il Museo Storico del Tarantismo di Melpignano è il primo importante tassello di un percorso di valorizzazione del complesso che comprende il Palazzo Marchesale e il suo giardino storico (inaugurato pochi giorni fa), come attrattore culturale al servizio della filiera delle imprese creative culturali di Puglia.
Il 10 agosto sarà presentato anche il catalogo del museo, edito da Kurumuny e dedicato a Sergio Torsello, con testi in italiano e in inglese, ricco di immagini e approfondimenti sulle opere esposte, anch’esso a cura di Federica Tornese.
La cerimonia di inaugurazione prenderà avvio alle 20.00, all’interno del giardino storico del Palazzo Marchesale di Melpignano, con i saluti istituzionali del Sindaco Ivan Stomeo, dell’Ass.re Industria Turistica e Culturale - Gestione e valorizzazione Territoriale della Regione Puglia Loredana Capone, del Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, e con gli interventi del danzatore Toni Candeloro, della storica del costume Federica Tornese, del presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera, del direttore artistico del Festival La Notte della Taranta Luigi Chiriatti. Il taglio del nastro e l’apertura del museo al pubblico sono previsti a partire dalle 21.15, con ingresso contingentato, prenotazione obbligatoria e nel pieno rispetto delle norme anti-covid.
Molti dei documenti esposti nel Museo Storico del Tarantismo di Melpignano sono stati raccolti da Candeloro nel corso degli anni ‘90, quando è iniziato il suo interesse per la teatralizzazione della Taranta. Sotto questo aspetto è considerato pioniere di un percorso che vede un coreografo e danzatore di estrazione classica occuparsi dell’espressione popolare della sua terra e quindi della Taranta, esperienza intrapresa anche in seguito alla frequentazione con Antonio Gades, uno dei principali interpreti e innovatori del flamenco.
Candeloro, artista poliedrico, è noto come grande interprete non solo del balletto classico ma anche delle creazioni dei più importanti coreografi del Novecento, che hanno fatto la storia della danza moderna e contemporanea,
Già dai primi anni ’80 Candeloro si è guadagnato una posizione di riferimento, riconosciuta dalla critica e dal pubblico, unica in campo internazionale per la sua originalità. Partner di numerose étoile, da Carla Fracci ad Alessandra Ferri, anche Rudolf Nurejev lo volle al suo fianco in un passo a due di Maurice Béjart, “Le chant d’un compagnon errant”.
Da sempre Candeloro ha affiancato l’impegno sulla scena allo studio, alla ricerca e al collezionismo, in una visione tridimensionale dell’arte della danza, tesa a favorirne la sua divulgazione. Un geniale artista salentino che rappresenta il talento italiano nel mondo e che oggi offre, attraverso una parte della sua collezione, l’opportunità di studiare e contemplare documenti e immagini sicuramente capaci di dare forza e ispirazione al mondo contemporaneo della Taranta.
Il Museo Storico del Tarantismo di Melpignano è il primo importante tassello di un ambizioso progetto di valorizzazione del complesso che comprende il Palazzo Marchesale e il suo giardino storico (inaugurato pochi giorni fa), come attrattore culturale al servizio della filiera delle imprese creative culturali di Puglia.
Il Museo Storico del Tarantismo di Melpignano, così come il Palazzo Marchesale che lo ospita resteranno aperti al pubblico tutti i giorni del mese di agosto dalle 19.00 alle 23.00.”