Mercoledì prossimo a Seclì per dimenticare e rinascere? – di I. del Gaudio

Mercoledì prossimo a Seclì per dimenticare e rinascere? – di I. del Gaudio

            L’Italia sembra essere diventata il Paese degli incubi. Tra Covid-affaire e migranti-querelle le atmosfere del nostro Bel Paese, tradizionalmente fatte di cultura, del bon vivre, dell’eleganza e del lavoro creativo, oggi presentano tratti inquietanti, nervosi, fatti di angosce ed ossessioni. Il terrore di una morte imminente ha pervaso ogni tratto dell’esistenza dell’italiano medio, il quale si è ripiegato in una vita che tale non può essere definita.

            In tutto questo a Seclì, in provincia di Lecce, si tenta di reagire con forza, puntando sull’uomo tout court. Si tenta di riaprire gli orizzonti, soprattutto dei giovani, in una prospettiva tutta umana e umanizzante. Orizzonti che sembrano scomparsi in un presente tetro, senza un futuro dotato di un minimo di valenza vitale. Ed ecco qui, che, al di là delle chiacchiere politiche, si arriva alla seconda puntata della Rassegna Giovani ed Identità, voluta dal Sindaco assieme alla laboriosa vicesindaco, Concettina Bongiorno, varata lo scorso 12 agosto, assieme a Salento d’Esportazione, associazione fortemente vocata all’innovazione culturale.

            Mercoledì prossimo, 26 agosto, si terrà, infatti, il secondo appuntamento della Rassegna, che avrà per oggetto una Schubertiade. Ma di cosa si tratta? È un prodotto performante ideato da Mauro Ragosta, presidente di Salento d’Esportazione, che nel quadro delle sue politiche innovative e creative dell’associazione, si ispira ad una certa leggenda su Schubert, che vede il noto pianista e musicista viennese, durante la sua breve esistenza, radunarsi sovente con i suoi amici artisti per intrattenersi con loro in improvvisazioni o pezzi, scritti e poesie inedite. E così, tra un pezzo improvvisato al pianoforte, un altro al violino, una poesia o un brano letterario inedito, Schubert e i suoi compagni, trascorrevano le serate, soprattutto d’estate. Da qui la Shubertiade di Ragosta, che nulla a che vedere con le più impegnative schubertiadi mitteleuropee, eventi questi esclusivamente dedicati ed in onore all’opera musicale e pianistica di Schubert.

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            La schubertiade di mercoledì prossimo, nel solco già ampiamente sperimentato da Ragosta a partire dal 2012, si sostanzierà, invece, in un’improvvisazione pianistico-poetica, dove in un “botta e risposta” dialogheranno in maniera estemporanea la nota pianista Aksinja Gioia Xhoja, la cui fama ha eco sia nazionali sia internazionali, e tre performers di poesia, quali appunto Mauro Ragosta, Rossella Maggio e Chiara Balducci. Al riguardo la Maggio è poetessa navigata, avendo all’attivo varie pubblicazioni e riconoscimenti di non poco rilievo, ascrivibili agli ultimi dieci anni, mentre la Balducci è una valente esordiente, capace di equilibrismi letterari, poetici ed emotivi di grande pregio. Circa Ragosta, invece, scrittore ben conosciuto sia a livello locale, ma anche nel più ampio contesto nazionale, nelle vesti di poeta riserva sempre qualcosa d’imprevisto, che non “t’aspetti”.

            Mercoledì prossimo, alle ore 20:00 a Seclì, nei pressi del Largo XI febbraio, sarà dunque, un momento di vita, di poesia e di musica non consueto, tutto da scoprire, soprattutto per i giovani, ai quali è dedicata la Rassegna, che vuole porsi da stimolo, non solo sul piano strettamente culturale, ma anche, come si evince dalla locandina generale, sul piano del lavoro e dell’impegno sociale.

Ignazio del Gaudio

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