“Si sopravvive al dolore, si va avanti anche se non si è più la stessa persona, si trova un motivo per restare a galla, uno stimolo, anche labile, che consente di sopravvivere anche quando dentro stai morendo.” Vita D’Amico nel suo ultimo romanzo ‘Wilma e Gérard’ racconta la storia di due giovani che vogliono costruirsi un mondo tutto loro; e per farlo l’autrice ha scelto una cornice tristemente evocativa, il capitolo più infamante della Seconda Guerra Mondiale: la deportazione.
Vita D’Amico è un’affermata poetessa che, questa volta, ha deciso di servirsi della prosa perché non riteneva sufficiente circoscrivere in una parola, una frase, la sconfinata tenerezza di un amore puro e naturale: aveva bisogno di tutto lo spazio possibile, delimitato solo dalle stelle che “sono illuminate perché un giorno ognuno possa trovare la sua.” Confini scelti ad epigrafe di un secolo ‘malato’ che, nonostante tutto, è stato capace di proporre anche storie edificanti.
Lo scorrere della narrazione è sapientemente gestito dall’autrice, come se una voce fuori campo richiamasse l’attenzione su tutto ciò che gira attorno ai protagonisti, per rappresentare un mondo compreso negli eventi drammatici di un’epoca lontana nel tempo ma presente nella memoria dei reduci: quei pochi ancora in vita. Wilma non è una contadina bigotta, né tanto meno una mondana, è semplicemente una ragazza e, come tale, degna della massima attenzione. All’età di sedici anni incontra, in circostanze a dir poco critiche, un giovane soldato francese, Gérard, musicista innamorato di Chopin.
Da qui, si dipana una storia avvincente che tocca luoghi iconici della nostra storia. Il ritmo impresso al romanzo è ‘lento con grande espressione’ come il Notturno n.20 in do diesis, immortalato nel capolavoro cinematografico di Roman Polanski “Il pianista”. Anche nel romanzo di Vita D’Amico le voci e le immagini sono volutamente rallentati per evitare impatti da panico, nel tentativo di rendere partecipi i lettori di un dramma autentico che commuove e fa riflettere.
Il libro è in calendario per gli appuntamenti letterari di ‘Aperibook Incontri d’Autore in biblioteca’, rassegna organizzata dall’Associazione POLI…Giò in collaborazione con l’amministrazione comunale di Cisternino. L’ Odv POLI…Giò gestisce la biblioteca “Tommaso Fiore” in convenzione con il Comune di Cisternino grazie al Progetto “Liber in Borgo”, selezionato e sostenuto tramite il bando “Biblioteche e Comunità”, promosso da Fondazione CON IL SUD e Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).
La presentazione del romanzo sarà inframmezzata da un florilegio di brani tratti dall’opera stessa, scelti e letti da Carmela Semeraro e dagli interventi musicali di Mattia Siliberti e si terrà venerdì 15 dicembre, alle ore 18.30, presso la biblioteca comunale “Tommaso Fiore” di Cisternino, in collaborazione con Calib Libreria Caffè. Interverrà il vicesindaco Roberto Pinto. Dialogherà con l’autrice il giornalista Francesco Roma.
Nel corso della serata sarà interessante assistere alla performance pittorica “Dipingere con la luce” dell’artista Carmelinda Petraroli che utilizza olio EVO ed altri elementi naturali per raccontare, con la propria sensibilità, gli stati emotivi e le sensazioni dello spirito traducendole in immagini che nascono dalla luce stessa e aggiungono una ulteriore dimensione alla pagina scritta.
Insomma, una occasione imperdibile per godere appieno un racconto senza tempo.