È sempre un giorno speciale quello che apre le porte alla Primavera e lo è ancor più da quando dal 2000 coincide con la giornata della Poesia.
E dal risaputo equinozio, quando la notte e il giorno hanno la stessa durata, ricominciamo a sentire i fremiti del risveglio godendo delle giornate che si allungano, dei campi già pronti di promessi raccolti e di prati che fioriscono, di accoglienti tepori avviluppati dai versi, ma… senza perdere di vista il “mondo”!
Sì, perché, l’augurio di quest’anno sia per “tutti voi affezionati “e noi della Redazione di Venti di Ponente di una “Nuova Primavera” dopo i giorni fragili a cui aggiungiamo, ahimè! ...quelli difficili che ancora una volta sconvolgono il mondo.
E per un momento, il pensiero mi riconduce al novembre dello scorso anno a rammentare quei semi piantati, un verbo, un nome, un aggettivo: Ascoltare, Prudenza e Leggerezza, divenuti primi germogli nel gennaio di quest’anno, ora già rigogliose piantine, preannuncio di un ricco raccolto. Chissà se qualcuno di voi lo ricorda.
Purtroppo, in questi giorni la “malerba”, sempre in agguato, è comparsa inaspettata e noi, naturalmente e consapevolmente, temiamo per il raccolto. È comparsa all’improvviso per cui urge estirparla, ma delicatamente, prestando attenzione alle piantine non ancora abbastanza robuste.
E noi ancora fiduciosi nella Primavera, in cui nascono nuove speranze, i pensieri mutano e l’intelligenza si ravviva, poniamo fede in questa rinascita, in questa nuova luce che la natura ci offre, perché lei, nonostante i disastri che l’uomo continua a fare, incurante, continua nei suoi ritmi e nei suoi doni, così come sa fare la Poesia. E tra le tante e pullulanti… ci piace quella di Vincenzo Cardarelli