La nostra rubrica sulle Arti Marziali è attiva oramai da qualche mese, e con essa si è avuto modo di aprire un ampio spaccato sulla cultura che le caratterizza, andando ovviamente al di là delle questioni meramente tecniche, per osservare infatti l’esistenza in sé attorno e dentro a questo mondo. E così si è avuto modo di approfondire ed illustrare, ad oggi, non pochi aspetti legati alle Arti Marziali, considerando alcune pratiche e prassi di alcune Terre d’Oriente. Tuttavia, vale qui la pena mettere in luce che anche in Italia esiste una lunga e diffusa tradizione lottatoria, nonostante lo sport più diffuso nel Nostro Paese sia il calcio. Ma proprio le Arti Marziali vivono, secondo le più recenti rilevazioni statistiche, una forte crescita in termini di numeri, grazie alla quale, da oltre cinque anni, l’Italia ha acceso un faro nel mondo della lotta a livello mondiale. E proprio ciò attraverso la Brazilian Jiu-Jitsu Summer Week, ovvero un appuntamento per più di 500 atleti provenienti da tutto il mondo, che hanno la possibilità di seguire più di venti seminari tenuti da maestri di comprovata esperienza e di risonanza internazionale sul Jiu-Jutsu.a
Un evento-avvenimento, oltre che appuntamento per gli amanti delle Arti Marziali, la Brazilian Jiu-Jitsu Summer Week si tiene nella Terra dei Giganti, ovvero in Sardegna, coniugando il momento sportivo con attività più spiccatamente turistiche. Per altro, la Sardegna vanta la tradizione di una lotta del tutto particolare, praticata sin dai tempi del neolitico -testimoniata dalla statua bronzea dei lottatori di Uta- ovvero la s’istrumpa. Poche regole e incontri brevi nei quali gli atleti dimostrano la propria forza come nella libera greco-romana, istrumpando (scaraventando) al suolo il rivale. Per secoli è stata il gioco che animava le feste agropastorali della tradizione sarda, ed era insegnata ai bambini per abituarli alla mentalità che nella lotta, come nella vita, non bisogna lasciarsi abbattere mai, assumendo come sempre una forte e sentita valenza educativo culturale. Per ogni praticante, inoltre, lottare aveva, come ha, un significato più ampio ed ideale, ovvero quello di difendere il proprio paese d’origine e la Sardegna in generale.
Lo staff della BJJSummerWeek coniuga perfettamente la passione per il Brazilian Jiu-Jitsu e per la cultura sarda, nei suoi aspetti più salienti, ovviamente anche quelli connessi alla tradizione lottatoria, offendo la possibilità di confronto con culture che si sviluppano dalla parte opposta del globo, non solo quando si condivide il gigantesco tatami nel corso degli stage e degli open mat, ma anche durante le escursioni nelle suggestive località della tradizione Nuragica. La valenza dell’evento è testimoniato anche dalla scelta della location che ospita l’evento in modo da far conoscere a più persone possibili la Sardegna. Inoltre, le mascotte del camp è una figura della tradizione popolare sarda, e quest’anno in particolare sarà il BOES, una maschera del carnevale in Barbagia, che rappresenta la lotta fra l’istinto animale e la razionalità umana.
Infine, obbiettivo principale di questo evento è, dunque, andare oltre la pratica di questo sport, creando una realtà compatta, in grado di accogliere come una famiglia chiunque voglia farne parte e approcci alla disciplina marziale.
