Finisce 0-0 l’esordio del Lecce nella Serie B 2020/21. Nel Via del Mare deserto i giallorossi di Corini battagliano contro un Pordenone che si conferma squadra vera, dopo l’ottima stagione passata, culminata con la sconfitta nei play-off.
Il mercato ancora aperto e una rosa incompleta non hanno aiutato Corini nel preparare la sfida di oggi, complicata anche dall’assenza di Pippo Falco.
L’ex tecnico del Brescia Eugenio Corini fa di necessità virtù e sostituisce il numero 10 con il neoacquisto Listovski chiamato a dare supporto a Coda, in tandem con Mancosu, ancora in giallorosso e titolare della fascia di capitano. In mediana, Corini piazza l’altro nuovo arrivato Henderson, mentre in difesa Meccariello affianca Lucioni. Adjapong parte dalla panchina e la corsia di destra è affidata a Zuta.
L’allenatore degli ospiti, Attilio Tesser, invece, punta sulla struttura ben rodata dello scorso anno, seppur modificata da un centrocampo rinnovato, e sulle qualità del suo nuovo centravanti Diaw.
Dopo il minuto di silenzio dedicato all’arbitro Daniele De Santis, tragicamente assassinato insieme alla compagna lo scorso 22 settembre, si parte agli ordini dell’arbitro Antonio Giua.
Le scorie della retrocessione e la tensione dell’esordio non sembrano far bene al Lecce che parte contratto e rischia subito di capitolare: al 5° minuto Meccariello non è reattivo sull’imbucata di Diaw e si fa sfuggire alle spalle Ciurria che però calcia addosso a Gabriel.
Il pallino del gioco all’inizio del match è tutto nelle mani, anzi nei piedi, del Pordenone. La squadra di Tesser sembra più lucida nel palleggio e sfrutta lo strapotere fisico del suo centravanti per creare problemi ai giallorossi. All’8° minuto Diaw si libera dal limite e calcia in porta, ma chiude troppo il destro, che si spegne alla destra di Gabriel. Undici minuti dopo è ancora protagonista l’ex Cittadella, che vince di prepotenza il confronto fisico con Meccariello, scappa sulla destra e mette al centro un cross basso, che Gabriel devia in angolo con non poco affanno.
Passa un minuto e ancora Diaw, ancora da destra, fa partite un cross al veleno la cui traiettoria spaventa l’estremo difensore giallorosso costretto a smanacciare in corner.
Il Lecce prova ad uscire nonostante i tanti errori di fraseggio e al 24° Listowski trova il lampo: il polacco calcia dal limite e centra il palo interno alla destra del portiere Bindi. Il Pordenone risponde subito con Ciurria che da sinistra rientra su Calderoni ma spara a salve con il sinistro tra le braccia di Gabriel.
Il Lecce ci riprova ma il palleggio giallorosso continua ad essere troppo lento e farraginoso e le occasioni latitano, ma al 36° sugli sviluppi di un corner Meccariello si traveste dal Del Piero e lascia partire un destro a giro che passa d’un soffio sopra l’incrocio dei pali.
Al 41° è ancora Diaw a mettere paura al Lecce: riceve in area, si gira e calcia di punta, ma Gabriel blocca. L’occasione più ghiotta del primo tempo per il Lecce capita a tre minuti dal 45°, quando Zuta pesca Mancosu a rimorchio in area. La conclusione ciccata del capitano diventa un assist per Coda che spara sul volto di Vogliacco, bravissimo ad immolarsi.
Nel secondo tempo la musica cambia decisamente con il Lecce aumenta i giri del motore. Al 50° un tiro masticato di Calderoni finisce sul sinistro di Henderson nel cuore dell’area di rigore: lo svedese calcia di prima intenzione ma trova un super Berni che vola e devia in angolo.
La risposta del Pordenone è immediata anche se favorita da un pasticcio di Lucioni e Zuta che creano i presupposti per la conclusione da dentro l’area di Mallamo su cui Gabriel è attento. Sul calcio d’angolo seguente ancora Diaw colpisce di testa sfiorando l’incrocio.
A mezz’ora dalla fine altra occasione per i giallorossi con Coda, che si ritrova il pallone tra i piedi dopo un’incursione di Mancosu dalla sinistra: la conclusione dell’ex Benevento è potentissima ma fuori dallo specchio.
Calderoni si ricorda di sapere attaccare e nel giro di due minuti ci prova due volte da fuori area con il suo sinistro, ma senza fortuna.
Al 68’ il solito Diaw scappa via a Lucioni sul lancio lungo di Vogliacco e calcia in porta, senza però trovare il bersaglio grosso. È la sua ultima azione, perché Tesser lo richiama subito dopo in panchina inserendo Butic.
Al 73° esce anche Coda e nel frattempo si accende Mancosu che prova a pescare il jolly calciando al volo dai venti metri direttamente da rimessa laterale: il suo destro non scende abbastanza e finisce sul fondo.
Nel finale i ritmi si abbassano e l’istinto di conservazione prevale: Mancosu lascia il posto ad Adjapong e le due squadre non mordono più fino al fischio finale.
Per il Lecce appuntamento con i primi tre punti rimandato alla sfida di sabato prossimo ad Ascoli.
TABELLINO
Lecce-Pordenone 0-0
Lecce:
Gabriel, Zuta, Meccariello, Lucioni, Calderoni, Majer, Petriccione, Henderson, Listowski, Coda (dal 72° Dubickas), Mancosu (dall’85° Adjapong). All. Corini.
Pordenone:
Bindi, Vogliacco, Camporese, Barison, Falasco, Magnino, Calò, Rossetti, Mallamo (dal 76° Gavazzi), Ciurria, Diaw (dal 70° Butic). All. Tesser.
Ammoniti: Zuta (29°), Falasco (33°), Petriccione (58°), Calderoni (90°), Vogliacco (90°)