Sono due punti gettati al vento quelli che il Lecce lascia sul campo del Cosenza. Contro i calabresi di mister Occhiuzzi i giallorossi non vanno oltre l’1-1, dopo aver dominato in lungo e in largo l’intero primo tempo.
È nella prima frazione di gioco che la squadra di Eugenio Corini non riesce a portare il colpo del ko, sprecando due occasioni colossali per mettere in ghiaccio la partita. Errori che il Cosenza fa pagare puntualmente nel secondo tempo trovando il gol e costruendo altri pericoli per un Lecce che stavolta non riesce a sfruttare le risorse in panchina.
Dopo una nottata travagliata a causa delle positività al covid poi smentite dall’esito dei successivi tamponi, il Lecce si presenta allo stadio San Vito e Gigi Marulla riproponendo la formazione che aveva acciuffato il pareggio contro la Cremonese. Con Falco indisponibile, Corini propone l’attacco pesante composto dalla coppia Coda e Stepinski alle cui spalle si piazza Paganini. In difesa Calderoni prende il posto di un acciaccato Zuta, con Dermaku confermatissimo al fianco di Lucioni, mentre in mezzo al campo Majer ed Henderson affiancano Tachsidis.
Il tecnico dei calabresi Roberto Occhiuzzi si affida ad un 3-4-3 molto aggressivo, in cui non mancano gli ex: in difesa, ai lati di Idda, giocano i salentini Ingrosso e Legittimo, mentre sull’out mancino si muove il colombiano Vera, ceduto quest’estate dalla società giallorossa.
Il compito di creare pericoli al Lecce è affidato al terzetto offensivo Carretta-Baez-Gliozzi, e proprio Carretta all’8° minuto buca centralmente la difesa giallorossa scattando sul lancio di Baez, ma la sua conclusione trova la deviazione decisiva di Gabriel.
La sfida in velocità con l’attaccante rossoblù fa fuori Dermaku, vittima di un infortunio muscolare e costretto a lasciare il posto al centro della difesa a Biagio Meccariello.
Quattro minuti dopo è Baez a cercare fortuna dalle parti di Gabriel con un destro scagliato dallo spigolo dell’area di rigore, che si spegne di poco a lato, ma sul ribaltamento di fronte il Lecce trova il gol del vantaggio. Pescato sul filo del fuorigioco da un tocco di Henderson, Coda si invola sulla sinistra, entra in area e tenta di servire al centro Stepinski. L’anticipo di Legittimo sul polacco diventa un assist per lo stesso Coda, che deve solo spingere il pallone dell’1-0 nella porta spalancata.
Il Cosenza prova a rispondere subito e al minuto 15 Sciaudone conclude una bella combinazione nell’area giallorossa rifinita da un colpo di tacco di Gliozzi, ma il tiro del centrocampista trova i riflessi di Gabriel, che un minuto dopo osserva spegnersi sul fondo il destro al volo di Ingrosso sugli sviluppi di un calcio di punizione.
La squadra di casa attacca e concede spazio. E il Lecce affonda al 22°, quando sul tocco di Henderson, autentico uomo ovunque, Paganini controlla a seguire in area disorientando Idda che stende l’ex Frosinone. L’arbitro Aureliano non ha dubbi e indica il dischetto. Coda può mettere il punto esclamativo sul risultato, ma spreca tutto calciando un rigore centrale, che il portiere Falcone respinge di piede.
Non pago di tanta generosità, il Lecce bissa il regalo tre minuti più tardi. Coda pesca in area Paganini, che con un paio di finte mette a sedere Legittimo e serve a Stepinski un pallone che chiede solo di essere scaraventato in rete. Il polacco però ha il mirino sfalsato e calcia clamorosamente a lato.
Nonostante i rischi corsi, la difesa del Cosenza continua ad essere altissima, concedendo praterie alle ripartenze giallorosse, che però il Lecce non riesce a sfruttare.
Al 40° Corini si allontana vistosamente dalla propria area tecnica ed entra in rotta di collisione con l’arbitro Aureliano, che prima gli sventola in faccia il cartellino giallo e poi, dopo aver sentito qualche parola di troppo, lo invita ad abbandonare la panchina mostrandogli il rosso. Rosso mostrato anche a Rossettini dopo pochi secondi.
Al rientro in campo dopo l’intervallo, il Lecce sembra aver ritrovato lucidità e colleziona subito un paio di occasioni. Prima il tocco di Coda chiama Henderson alla conclusione dal limite, lontana dal bersaglio grosso. Poi lo stesso Coda riceve in area, si gira e calcia in porta trovando la deviazione in angolo. Al 55° Tachsidis guadagna un altro corner, con un destro respinto da Bittante e sul calcio d’angolo seguente Meccariello stacca di testa indisturbato trovando la parata facile di Falcone.
Al 57° arriva però l’inaspettato pareggio del Cosenza che trova un Lecce scoperto e troppo lungo. Il cross di Baez da destra, smorzato da Lucioni, diventa buono per Bittante, che calcia in porta trovando la risposta di Gabriel. La respinta del portiere giallorosso finisce però sui piedi di Gliozzi che a porta vuota firma l’1-1. La fortuna non aiuta il Lecce, perché la posizione di partenza dell’attaccante rossoblù è irregolare di pochi centimetri, ma senza var il gol è valido.
E dopo un minuto il Lecce rischia di andare addirittura sotto perché Gliozzi non arriva sul cross da destra di Carretta per una questione di centimetri. Poi Gabriel mette una pezza sul destro di Baez da posizione defilata.
L’inerzia della gara è improvvisamente girata a favore del Cosenza e Marco Lanna (in panchina al posto di Corini) getta nella mischia Mancosu al posto di Majer, ma al 66° è ancora il Cosenza a mettere paura al Lecce con il neo-entrato Bahlouli, che strappa il pallone a Tachsidis e calcia un missile dalla distanza, che Gabriel disinnesca.
Due minuti dopo il Lecce risponde: Coda raccoglie il suggerimento di Mancosu, ma la sua botta e respinta da Falcone, reattivo anche sulla conclusione volante dell’onnipresente Henderson.
Le due squadre mostrano i segni della stanchezza e nell’ultimo quarto d’ora rischiano entrambe di capitolare. Al 79° Mancosu si ritrova un pallone all’altezza del dischetto, ma calcia di piatto sopra la traversa e due minuti dopo Calderoni alla disperata impedisce a Petrucci di spingere in rete il cross di Bahlouli.
L’ultima vera occasione per il Lecce capita sul sinistro di Pettinari, bravissimo a girare in porta il cross di Coda, ma Falcone gli nega il gol deviando in angolo. Alla grande parata del portiere rossoblù risponde subito Gabriel volando sulla sventola dai trentacinque metri di Sueva.
Il forcing finale dei giallorossi non serve a sbloccare il risultato. Un risultato che conferma l’attitudine alla X del Cosenza, al quinto pareggio in cinque partite. Secondo pareggio consecutivo invece per il Lecce, che può solo mangiarsi le mani per le occasioni sprecate.
D’ora in poi la squadra di Corini non può più sbagliare e per non far scappare le concorrenti alla promozione dovrà trovare i tre punti già contro il Pescara, domenica prossima al Via del Mare. Prima però c’è la Coppa Italia: si gioca mercoledì contro il Torino all’Olimpico.
TABELLINO
Cosenza-Lecce 1-1 (Coda (L) 12°; Gliozzi (C) 57°)
Cosenza:
Falcone, Ingrosso, Idda, Legittimo, Bittante, Kone (dal 77° Petrucci), Sciaudone (dal 64° Bruccini), Vera, Carretta (dal 64° Bahlouli), Baez, Gliozzi (dal 77° Sueva).
All. Occhiuzzi
Lecce:
Gabriel, Adjapong, Lucioni, Dermaku (dall8° Meccariello), Calderoni, Majer (dal 59° Mancosu), Tachsidis, Henderson, Paganini, Coda, Stepinski (dall’81° Pettinari).
All. Corini
Arbitro: Gianluca Aureliano
Ammoniti: Kone (C); Bittante (C); Bruccini (C).
Espulsi: Corini (L); Rossettini (L).
Cristian Giaracuni