Tutto cambierà nel giro di pochissimi anni. Le crisi sotto il profilo socio-economico hanno l’effetto –e ciò è comprovato dalla Storia– di spostare la popolazione dai settori meno evoluti a quelli più evoluti, ovvero da quelli più semplici e meccanici a quelli più complessi e problematici, ed ancora da livelli elementari ad altamente articolati. E la popolazione in cammino in questo percorso non sempre si presenta all’altezza dei nuovi scenari e del cambiamento, talché molti sono quelli che escono dal mercato del lavoro. Sicché la crisi, sicuramente è il preludio a nuovi e rinnovati scenari produttivi e sociali, in un processo che offre maggiori benefici e benessere, ma è anche il momento in cui il sistema si libera di risorse incapaci di percorrere le strade che lo sviluppo impone, e che preferisce sostenere gratuitamente, anziché impiegarle nei processi produttivi e sociali.
La condizione degli stranieri qui da noi, alla periferia della città metropolitana di Milano, non è dissimile da quello che accade nel resto dell’Italia come anche nel Salento.
È il secondo postulato di Euclide, una legge della geometria euclidea, che precede il terzo postulato, secondo il quale per tre punti, non allineati, non passa invece alcuna retta. Ma cosa c’entra una legge matematica con la psicologia, o comunque con i comportamenti umani? In realtà, non è certamente un caso se, soprattutto nell’antichità, dagli antichi egizi ai greci, le figure del matematico e del filosofo fossero spesso sovrapposte.
Si avvicina la Pasqua, ed è iniziata la ricerca dell’uovo da regalare, nonostante le notizie non molto confortanti sui rincari di questo goloso alimento, che arrivano dal Codacons, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori. Secondo l’associazione, infatti, quest’anno i prezzi di questo prodotto immancabile delle festività pasquali hanno registrato aumenti fortissimi, al punto che i listini sono saliti in media del +24% sul 2023, dopo il +15,4% già fatto registrare lo scorso anno, toccando punte del 40% nel caso di ditte specializzate nel settore.
Mi piace ricordarlo così mio zio, Pasqualino Colluto, anno di nascita 1934, fratello minore di mia madre Antonietta Agata con le sorelle Nunziata e Dolores, l'ultimo, il più piccolo della famiglia di nonna Bianca, vedova di guerra con quattro figli orfani in tenera età del padre Paolino. Una famiglia dedita al lavoro che viveva di poco, visti i tempi. Eppure molto dignitosa. Mia nonna era una matriarca, in senso buono, saggia e sempre sorridente, tabacchina per lo più e all'occorrenza ortolana nel piccolo appezzamento sulla extramurale di Poggiardo, ora via Capreoli. Le figlie, chi cuciva in casa, chi andava a giornata alla frabbica, dove si lavorava il tabacco, chi si adattava alla bisogna...
Eros e Thanatos, amore e morte, due concetti che prendono il nome da altrettante figure della mitologia greca. Casualmente, in questo 14 febbraio 2024, questi due concetti sembrano unirsi e incontrarsi nella doppia ricorrenza del mercoledì delle Ceneri e di San Valentino: l’inizio della Quaresima, periodo caratterizzato da penitenza e privazioni, e la festa degli Innamorati, più o meno commerciale. “Ricordati che cenere eri e cenere tornerai”, rammenta la liturgia cristiana in questo mercoledì che prepara alla festa delle feste cristiane, la Pasqua di Resurrezione, per indicare la vanità del mondo terreno, contrapposta a quello spirituale, che in ogni caso è presente in ogni essere vivente, a prescindere dalla fede di appartenenza. Al contempo, fiori, regali e scambi di frasi d’amore, per una giornata apparentemente commerciale, ma che nasconde un suo significato spirituale, legato alla figura del Vescovo di Terni, Valentino appunto, che visse nei primi secoli dell’era cristiana, giustiziato nel 273 per aver celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia, gravemente malata, e il legionario romano Sabino, entrambi morti proprio durante la benedizione di Valentino.
Il Carnevale, che termina con il cosiddetto martedì grasso, ovvero il giorno prima del mercoledì delle Ceneri (tranne nel rito ambrosiano, per il quale ha una settimana in più) è notoriamente quel periodo dell’anno in cui si diceva “è lecito impazzire”.
Il grande drammaturgo, scrittore e poeta Luigi Pirandello soleva affermare che “L’ironia è quella capacità di far apparire normale ciò che è folle, e folle ciò che è normale”. Secondo questo assunto, l'ironia è l’abilità di rivelare le contraddizioni e le incoerenze della vita umana, e nelle sue opere, sia teatrali che letterarie, Pirandello la utilizza per evidenziare il divario che divide l'apparenza dalla realtà, prendendo di mira l'assurdità presente nelle convenzioni sociali e nei ruoli che le persone assumono nella società, le famose “maschere”.
Sfogliano il dizionario Treccani si legge che “deontologia” è un termine filosofico con cui J. Bentham chiamò la sua dottrina utilitaristica dei doveri. Il termine, affiancato dall’aggettivo “professionale”, è poi entrato in uso per indicare “il complesso delle norme di comportamento che disciplinano l’esercizio di una professione”.
L’anno sta per congedarsi e come da sempre il suo commiato, nelle varie declinazioni, si risolve tra i bilanci di quanto trascorso e gli auspici per il nuovo che verrà. Un Tempo, quello connesso alle festività di fine anno, particolare, perché mai come in questo frangente dell’anno si legano il Passato e il Futuro in maniera spiccata, simbiotica, più che mai …ferrea.
I cinefili appassionati e gli ammiratori di due grandi attori hollywoodiani, quali Marlon Brando e Vivien Leigh, ricorderanno senz’altro un indimenticabile film dal titolo “Un tram che si chiama desiderio”. Una storia d’amore tormentata e drammatica, per un film che nel 1951 ottenne 12 candidature e vinse ben 4 premi Oscar, con un finale quanto mai attuale e poco “politicamente corretto”.
“Non piangere mai per qualcosa che non possa piangere per te”. Questa frase, che gira in questi giorni tra le tendenze in rete, l’avrebbe pronunciata il grande attore e regista Vittorio De’ Sica rivolgendosi a Sofia Loren in lacrime per il furto subito a Londra di tutti i suoi gioielli.
Quattro giorni con oltre 70 appuntamenti tra incontri, presentazioni, monologhi, proiezioni, spettacoli e visite guidate: da giovedì 12 a domenica 15 ottobre a Lecce il festival Conversazioni sul futuro festeggia la sua decima edizione con un ricco programma che coinvolgerà circa 150 speaker nazionali e internazionali. Nelle sei sezioni previste (Edu_care, Cinema, Gusto, Libri, Musica, Talk) si discuterà di ambiente, attivismo, clima, comunicazione, design, diritti, economia, esteri, giornalismo, fotografia, fumetto, lingua, musica, satira, storia e molti altri temi di attualità. Promosso dal 2013 dall’associazione Diffondiamo idee di valore, con il coordinamento di Gabriella Morelli, in collaborazione con numerose realtà pubbliche e private, il festival prova a raccontare il mondo contemporaneo e le sue prospettive future, nelle sue innumerevoli sfaccettature, promuovendo sempre occasioni di confronto con pluralità di argomenti, linguaggi e punti di vista.
Ultimi articoli - Cultura
Da venerdì 11 a domenica 20 ottobre le sale e gli spazi esterni di Tagliatelle - Stazione Ninfeo a Lecce ospitano il progetto di teatro e scrittura "Ri-nascere genitori: generatori di diritti". Ideato da Ura Teatro, in collaborazione con l’associazione Destina ETS e sostenuto dalla seconda edizione dell'avviso "Futura - La Puglia per la parità" promosso dal Consiglio regionale della Puglia, l'iniziativa prevede un laboratorio intensivo, diretto dall'attrice, autrice e regista Anna Chiara Ingrosso e organizzato da Laura Scorrano, e due spettacoli domenicali aperti al pubblico. Info 3285317676 - urateatro@gmail.com.
09 Ottobre 2024Venerdì prossimo, 4 ottobre, a partire dalle ore19:15, presso il noto e polifunzionale agriturismo del Basso Salento, Sante Le Muse, localizzato poco distante da Salve (LE), Mauro Ragosta converserà con Fabiana Renzo, titolare della struttura e riconosciuta letterata salentina, sulla sua ultima pubblicazione L’Arte Della Scrittura – manualetto prêt à porter per l’anima e per la penna.
27 Settembre 2024A vent’anni dalla scomparsa (28 luglio 2004 a Orsigna, era nato a Firenze il 14 settembre 1938) proseguono le iniziative in omaggio a Tiziano Terzani. Fra l’altro nell’ambito del Festival della Letteratura di Mantova verrà rappresentato “Un indovino mi disse”, con Peppe Servillo alle 21:30 del 4 settembre p.v. in Piazza Castello, https://www.festivaletteratura.it/it/2024/eventi/19-un-indovino-mi-disse-4167 .
27 Agosto 2024Tutto cambierà nel giro di pochissimi anni. Le crisi sotto il profilo socio-economico hanno l’effetto –e ciò è comprovato dalla Storia– di spostare la popolazione dai settori meno evoluti a quelli più evoluti, ovvero da quelli più semplici e meccanici a quelli più complessi e problematici, ed ancora da livelli elementari ad altamente articolati. E la popolazione in cammino in questo percorso non sempre si presenta all’altezza dei nuovi scenari e del cambiamento, talché molti sono quelli che escono dal mercato del lavoro. Sicché la crisi, sicuramente è il preludio a nuovi e rinnovati scenari produttivi e sociali, in un processo che offre maggiori benefici e benessere, ma è anche il momento in cui il sistema si libera di risorse incapaci di percorrere le strade che lo sviluppo impone, e che preferisce sostenere gratuitamente, anziché impiegarle nei processi produttivi e sociali.
06 Agosto 2024“Simu leccesi core presciatu/sòna maestru arcu te Pratu” (Siamo leccesi cuore allegro, gioioso, suona maestro Arco di Prato). Fu l’improvvisa noia che assalì Ferdinando IV di Borbone quando visitò la città di Lecce il 22 aprile 1797 ed espresse davanti alle autorità cittadine la sua indifferenza e disprezzo rispetto al celebre e curioso monumento architettonico che spinse il sindaco a rispondere piccato, quando il regnante si congedò contrariato perché la popolazione era assente, che Lecce ci teneva alla sua arte e che perciò “se ’nde futte te ci rria e de ci parte”. Dal momento che il sovrano aveva espresso la sua opinione artistica pronunciando il detto offensivo “Me ne strafotto” lasciò la città in una piazza vuota di sudditi.
01 Agosto 2024