L'Italia è pronta a difendere i propri confini. No, non è l'ennesimo slogan elettorale, mi riferisco invece al mondo virtuale e alla nostra sicurezza informatica.
Oggi, 2 giugno, la Repubblica italiana compie 75 anni, è quindi una ragazzina se si guarda alla storia europea, ma è già abbastanza “grande” per cominciare a svolgere i propri doveri. Mi riferisco ovviamente al primo articolo della Costituzione, la legge fondamentale dello Stato, che tutti noi conosciamo: “La Repubblica è fondata sul lavoro”. Per dirla alla Benigni, è una delle cose più straordinarie del mondo, immensa e grandiosa, fondata su valori nobili - come il lavoro ad esempio - costituita da 12 principi fondamentali, nei quali, tra le altre, si ripudia il fascismo e si osteggia l’indifferenza alla politica.
È questa la domanda che mi viene in mente dopo aver letto l’articolo di Gloria Riva “Un muro di soldi” e pubblicato sul settimanale l’Espresso. Un articolo che mi ha incuriosito molto e che riprende il dossier “The Big Wall” realizzato dall’Organizzazione Internazionale ActionAid Italia impegnata alla lotta alle cause delle povertà. Il nostro Paese – spiega Roberto Sensi, Policy Advisor Global Inequality dell’organizzazione – utilizza 317 linee di finanziamento, spendendo complessivamente 1,33 miliardi di euro, nel solo periodo 2015/2020, per la lotta all’immigrazione.
Si è svolta oggi, 25 novembre, la riunione del Consiglio comunale dei rappresentanti di Monteroni di Lecce, a partire dalle ore 16:00. Un’Assise che ha trattato 13 punti all’ordine del giorno, tra nomine, mozioni, variazioni di bilancio e progetti per il Diritto allo Studio.
Sabato scorso alla manifestazione pubblica di Tel Aviv organizzata dalle ong pacifiste “Breaking the Silence” e “Standing Togheter” lo scrittore israeliano David Grossman, 67enne, autore di romanzi noti e apprezzati nel mondo, fra cui “Vedi alla voce: amore” del 1986 o “Qualcuno con cui correre” del 2000, “Col corpo capisco” del 2003, “A un cerbiatto somiglia il mio amore” del 2008,“La vita gioca con me” del 2019, ecc, è intervenuto pronunciando parole di pace.
Assodato che tra qualche anno saremo in piena rivoluzione robotica e dell’intelligenza artificiale, che sconvolgerà tutti gli assetti sociali ed economici e da qui quelli politici e di esercizio del potere, proprio rispetto a questi ultimi vale la pena capire quali potrebbero essere i nuovi scenari, le nuove determinanti, le nuove pratiche, i nuovi sentieri di lotta, i nuovi strumenti. Aprire, dunque, una finestra sul futuro aiuta a comprendere meglio il presente, i cui schemi appaiono fortemente deteriorati, ma a riqualificare anche il passato, là dove si pongono le domande iniziali, sulle quali s’è costruita tutta la storia degli ultimi 1500 anni. Anzi, ciò non appare privo di significato, portando infatti tale operazione ad una visione compiuta dell’esistenza.
Si celebra domani, 25 novembre, la “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”, proprio in quel giorno, che nel 1960, tre delle quattro sorelle Mirabal, nella Repubblica Dominicana, furono assassinate per mano del dittatore Rafael Trujillo, perché oppositrici rivoluzionarie.
A partire dal 2010, si è assistito ad un mutamento abbastanza rapido del quadro socio-economico e politico, non solo in ambito nazionale, ma anche a livello locale. Soffermandoci sul Salento, a partire dall’anno citato, si è registrato un declino dei settori produttivi, quali l’edilizia e l’industria in senso stretto, e parimenti un decollo dei cosiddetti settori improduttivi (come solevano definirli alcuni vecchi filosofi ed economisti) quali appunto il turismo e l’ASC (l’arte, lo spettacolo e la cultura). Sotto il profilo più strettamente politico, la destra ha perso vistosamente posizioni e si è affermata lentamente la sinistra, riverberando quello che è il quadro nazionale. Anche la cultura, sul piano letterario, vede di riflesso la sua tendenza al mutamento, anche se con notevole ritardo, essendo un ambito che supporta i contesti economici e politici. Al momento, su tale fronte, si è in una fase di passaggio, dove le politiche culturali di destra e di sinistra si presentano inadeguate ai nuovi scenari, seppure le une e le altre hanno dinamiche interne e problematiche loro proprie. Da tutto ciò, si escludono le considerazioni sui grandi eventi della provincia di Lecce, quali il Premio Barocco e la Notte della Taranta, dove il primo è stato sostituito dal secondo col passaggio della Regione Puglia dalla destra alla sinistra.
Dallo scorso 9 di ottobre le porte di Palazzo Carafa si sono nuovamente aperte di fronte ad Antonio Finamore che, dopo un anno e mezzo di assenza, ha ritrovato uno scranno nel Consiglio Comunale.
Si sente spesso sostenere che dinanzi a difficoltà comuni, il Mondo dovrebbe agire all’unisono per superarle. Questo approccio, infatti, può rivelarsi utile nei diversi ambiti della cosiddetta politica internazionale, dalla minaccia militare alle crisi economiche, dal cambiamento climatico alle sfide sanitarie, oggi più che mai.
In prima battuta, v’è da chiedersi se sia attuale e di qualche utilità proporre un modello di riferimento che inquadri gli intellettuali, ovvero coloro che svolgono attività di letterati e filosofi, nonché gli affini a questi, quali appunto gli economisti, i sociologi, gli antropologi e via dicendo, sulla base delle coordinate destra-sinistra.
Il secondo Consiglio comunale dei nuovi rappresentanti degli arnesanesi si è tenuto questa sera, 26 novembre, dalle ore 18.00, in modalità online.
È ufficialmente iniziata la seconda presidenza regionale di Michele Emiliano e sta per avviarsi l’attività della sua Giunta, completata dopo alcune settimane di incontri, confronti e attente riflessioni.
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